Peverelli
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La nostra storia è scritta nel verde. Era il 1890; nasceva l’azienda che ancora oggi fa tesoro dell’esperienza dei suoi Fondatori, dediti alla cura di parchi e giardini che numerosi circondavano le nobili dimore dei patrizi della provincia. Oltre un secolo di attività, nel segno di una tradizione che lega la famiglia alla passione per il verde e per la coltivazione di essenze gentili nei vivai di proprietà.
L’esperienza e la tecnologia – coniugate in uno spirito di continuo rinnovamento – costituiscono gli elementi fondanti e vincenti per la crescita dell’azienda, protagonista nel settore del verde e non solo; l’azienda che oggi vede coinvolta la quarta generazione. Peverelli affonda da sempre le radici nella cura e nel rispetto per la natura e l’ambiente. Oggi, come oltre un secolo fa, lo stupore di fronte ai miracoli che la natura compie ogni giorno si rinnova ed è lo stimolo per attuare nuove metodologie colturali e tecniche ingegneristiche applicate alla vegetazione per contribuire all’integrazione ambientale. Siamo stati tra i primi in Italia a proporre la novità dei sistemi di pareti vegetali ottenendo il “Guinnes world record” per il verde verticale più grande del mondo: 1.262 metri quadri a Rozzano presso il Centro Commerciale “Il Fiordaliso”.
Un altro prestigioso traguardo è stata la realizzazione del “Bosco Verticale” che, dopo il premio internazionale di Francoforte “Highrise Award” per il grattacielo più bello de mondo, ha di recente ottenuto un altro grande riconoscimento negli USA; il prestigioso “Council on Tall Buildings and Urban Habitat” promosso dal Illinois Institute of Technology di Chicago, ha infatti premiato il Bosco Verticale come migliore architettura europea del 2015. Un esempio di “costruzione urbana” in cui alberi e persone vivono e respirano insieme in armonia.
In Expo, oltre al verde del comprensorio abbiamo realizzato anche quello dei Padiglioni di: Stati Uniti, Francia, Irlanda, Svizzera, Angola, Eurochocolate, Cascina Triulza, Parco dei Fontanili, Cascina Merlata, ottenendo il plauso ed il riconoscimento di Michelle Obama e di François Hollande. Vogliamo continuare a stupire.
Giorgio Peverelli nasce il 12 marzo del 1937. Dopo le scuole dell’obbligo inizia subito a collaborare con il padre e lo zio nella Azienda di famiglia, dedita alla vivaistica e alla cura dei giardini delle ville di Como. Grazie alle sue capacità imprenditoriali, insieme al fratello Gaetano ed al cugino Lanfranco, a partire dagli anni sessanta dà un forte sviluppo della attività vivaistica e di realizzazione di nuovi spazi verdi. Già da allora comincia a maturare in Lui l’idea di un nuovo modello di realizzazione del verde che non snaturi, immolandolo sull’altare del mero gusto estetico, il rapporto tra la decorazione estetica e la preesistenza ambientale. L’obiettivo del recupero paesistico legato alla conoscenza e allo studio dell’ambiente, in tutti i suoi aspetti storici e botanici, anche a quelli meno evidenti, diventa metodo di lavoro. La sua volontà di conoscenza, di sperimentazione, di approfondimento crescono di pari passo con la consapevolezza dell’importanza fondamentale dello spazio verde nella quotidianità attuale. Rigore del ricercatore e fantasia si fondevano in una personalità dalla volontà capace di eccezionali doti di pazienza e perseveranza.
Innovatore nel metodo, nell’applicazione delle tecnologie a servizio dell’ambiente, soprattutto dove la riqualificazione esigeva il recupero di valenze perdute in contesti significativamente modificati quando non degradati, Giorgio Peverelli accettava ogni sfida ripetendo che “bisogna avere sempre rispetto del lavoro che ci viene affidato ma mai paura di non riuscire”.
La genialità del suo approccio ai problemi della riqualificazione ambientale trova sempre più ampio consenso, le sue proposte illuminano e guidano verso soluzioni che risultano efficaci dove altre modalità di intervento non hanno ottenuto risultati apprezzabili. La sua Azienda è una fucina di progetti che vedono svilupparsi un nuovo rapporto tra uomo ed ambiente oppure, per dirlo con parole più sue, una rilettura dell’interazione tra uomo ed ambiente più matura e consapevole. Dotato di straordinaria sensibilità, è sempre attento ai messaggi che la natura trasmette per trasformarli in idee e progetti: intuizioni sorprendenti che poi condivideva, con semplicità disarmante, con i suoi collaboratori. Questa la dote naturale del vero Capitano d’Azienda: capacità di guidare ed incoraggiare, di coagulare diverse competenze per fare gruppo ed avanzare verso l’ottenimento di obiettivi superando, con rigore e senza facili semplificazioni, le inevitabili difficoltà. Condivisione degli obiettivi e degli strumenti e sinergia tra diverse professionalità, questo il metodo di lavoro che ha lasciato quale preziosa eredità: capacità di trarre il meglio dai suoi collaboratori, di costruire rapporti di fiducia nello spirito di costante ricerca, in un ambiente di lavoro che consenta una costante crescita di tutti. Mai stanco e mai rassegnato, Giorgio Peverelli fondava il suo ottimismo nella fiducia nelle capacità sue al pari di quelle delle giovani generazioni che ora proseguiranno l’attività nel solco tracciato.