Giorgio Parisi
Giorgio Parisi è nato a Roma il 4 agosto 1948, ed ha compiuto gli studi universitari a Roma, laureandosi in fisica nel 1970, sotto la direzione di Nicola Cabibbo. Nel 2005 ha ricevuto una laura honoris causa in filosofia dall’università di Camerino.
Ha svolto la sua attività di ricerca presso i Laboratori Nazionali di Frascati, prima come borsista del Consiglio Nazionale delle Ricerche (1971-1973) e successivamente come ricercatore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (1973-1981). In questo periodo ha effettuato lunghi soggiorni all’estero: Columbia University, New York (1973-1974), Institut des Hautes Etudes Scientifiques, Bures-sur-Yvettes (1976-1977), Ecole Normale Superieure, Paris (1977-1978).
Chiamato quale professore di ruolo nell’università di Roma nel febbraio 1981, è stato dal 1981 al 1992 professore di Istituzioni di Fisica Teorica presso l’Università di Roma Tor Vergata. Attualmente (dal 1992) è professore di Fisica Teorica presso l’Università di Roma La Sapienza.
Ha scritto circa settecento articoli scientifici e contributi a congressi ed è autore di quattro libri. Nella sua carriera scientifica si è occupato prevalentemente di fisica teorica, affrontando argomenti molto diversi, quali la fisica delle particelle, la meccanica statistica, la fluidodinamica, lo studio delle proprietà dei materiali, la costruzione di calcolatori ad uso scientifico. Ha scritto anche alcuni lavori su reti neurali, sul sistema immunitario e sul movimento di gruppi di animali. I suoi lavori sono estremamente noti, in particolare quelli sulla meccanica statistica dei sistemi disordinati: vetri di spin e vetri strutturali. Forse il suo risultato scientifico più importante è la formulazione della teoria della rottura della simmetria delle repliche. Se consideriamo gli articoli presenti nel database Google Scholar possiamo contare circa 65000 citazioni con un indice di Hirsch (H) di 107.
Nel 1992 ha ricevuto la medaglia Boltzmann (assegnata ogni tre anni dalla I.U.P.A.P. per la termodinamica e la meccanica statistica) per i suoi contributi alla teoria dei sistemi disordinati e nel 2011 la medaglia Max Planck della società di fisica tedesca. Inoltre ha ricevuto il premio Feltrinelli per la Fisica nel 1987, la medaglia Dirac per la fisica teorica nel 1999, il premio della Presidenza del Consiglio nel 2002, il premio Enrico Fermi nel 2003, il premio Dannie Heineman nel 2005, il Premio Nonino nel 2005, il premio Galileo nel 2006, il premio Microsoft nel 2007, il premio Lagrange nel 2009, il premio per il Mentoring di Nature, il premio EPS per High Energy Physics nel 2015 (con Guido Altarelli) e il premio Lars Onsager (con Marc Mézard e Ricccardo Zecchina) nel 2016. Ha ricevuto nel 2010 un senior grant dell’ERC.
È socio dell’Accademia dei Lincei, dell’Accademia dei Quaranta, dell’Académie des Sciences, della National Academy of Sciences of the U.S., dell’European Academy e dell’American Philosophical Society.