Bruna Corradetti
Ascolana, 36 anni, Ricercatrice all’Università Politecnica delle Marche. Bruna Corradetti lavora nel campo della medicina rigenerativa con l’ambizione di sviluppare strategie innovative per il riparo di danni causati da infiammazioni croniche. Laureata in Biologia Applicata e Molecolare presso l’Università Politecnica delle Marche nel 2008, ottiene il dottorato di ricerca in Scienze Biomolecolari dividendosi tra centri di eccellenza internazionali tra i quali lo Scottish Centre for Regenerative Medicine e la Yale University. Nel 2012 vince una borsa di studio di due anni per la Medicina Molecolare che le consente di lavorare presso lo Houston Methodist Research Institute (Texas, USA) e contribuire con successo allo sviluppo di nanomateriali bioattivi da utilizzare nella ricostruzione di tessuti muscolo-scheletrici nell’ambito di un progetto finanziato dal Dipartimento della Difesa americano. Durante il periodo italo-americano coordina l’attività di ricerca di due laboratori, in Italia e negli Stati Uniti, combinando la ricerca di base con quella applicata e multidisciplinare. Nel 2015 rientra stabilmente in Italia con l’intento e la voglia di trasformare le esperienze vissute e il know-how acquisito in una risorsa per il Bel Paese. La nomina di Affiliate Faculty Member presso lo Houston Methodist Research Institute (USA) prima e il ruolo di Visiting Professor a ETHZurich (Svizzera) poi le consentono di stabilire importanti collaborazioni istituzionali che permettono agli studenti italiani di confrontarsi con ambienti interdisciplinari, di scoprire tecnologie cutting-edge e di interagire con personalità illuminanti. E’ autore di più di 40 lavori scientifici e svolge attività editoriale per Springer Publisher nel campo dell’Ingegneria dei tessuti. Nel 2016 la European Society for Translational Medicine le ha conferito la nomina di Membro dell’Accademia dei Professionisti della Medicina Traslazionale. Bruna ha partecipato allo Youth Economic Summit, la prima think tank italiana nata con lo scopo di coinvolgere 50 professionisti under35 alla discussione su temi fondamentali per lo sviluppo del Bel Paese. Nel 2016 le è stato conferito il Premio Italia Giovane per la categoria Università, istituito dall’Associazione Giovani come riconoscimento del ruolo di protagonista per lo sviluppo e la crescita dell’Italia. Da docente presso l’Università Politecnica delle Marche ha la possibilità di interagire con le giovani generazioni. Racconta che la ricerca della propria strada può essere complicata ma non impossibile se si è guidati da passione, entusiasmo, dedizione, intraprendenza e propensione alla collaborazione. Con le sue esperienze restituisce ai giovani la speranza di un’Italia che si batte per migliorarsi, che si apre al mondo con curiosità e li sprona a guardarsi intorno perché il bello della partenza, spesso, è il ritorno.