Lella Golfo
Presidente Fondazione Bellisario
Lella Golfo è nata a Reggio Calabria e vive a Roma. Giornalista pubblicista, Commendatore e Cavaliere della Repubblica, la sua vita è una storia d’impegno sociale per le donne. È ancora ragazza quando si batte per sostenere e difendere i diritti delle “gelsominaie” e delle “raccoglitrici di olive” calabresi. Il primo incarico professionale è presso l’allora Ministero dell’Agricoltura. Nel ‘67 vince una selezione per l’INFIR, dove rimane fino all’83 quando approda al Ministero dell’Industria, sempre impegnata in attività di Pubbliche Relazioni. Nell’82 costituisce l’Associazione culturale “Buongiorno Primavera” e inizia la sua marcia ufficiale di attivismo culturale, politico, sociale per le donne. Colpita dalla figura di Marisa Bellisario, allora Amministratore Delegato Italtel e prima manager italiana di successo, nell’89, a un anno dalla sua scomparsa, decide di dar vita al Premio Marisa Bellisario e due anni dopo nasce la Fondazione a lei intitolata. Riconosciuta ufficialmente come Ente morale nel ‘96, dal 2005 la Fondazione Marisa Bellisario è anche una ONG. Dopo quasi trent’anni d’impegno e lavoro – celebrati con due Mostre al Vittoriano di Roma e a Palazzo Reale a Milano – la Fondazione rappresenta oggi un indiscutibile punto di riferimento per le donne e per le pari opportunità. Lella Golfo è nata a Reggio Calabria e vive a Roma. Giornalista pubblicista, Commendatore e Cavaliere della Repubblica, la sua vita è una storia d’impegno sociale per le donne. È ancora ragazza quando si batte per sostenere e difendere i diritti delle “gelsominaie” e delle “raccoglitrici di olive” calabresi. Il primo incarico professionale è presso l’allora Ministero dell’Agricoltura. Nel ‘67 vince una selezione per l’INFIR, dove rimane fino all’83 quando approda al Ministero dell’Industria, sempre impegnata in attività di Pubbliche Relazioni. Nell’82 costituisce l’Associazione culturale “Buongiorno Primavera” e inizia la sua marcia ufficiale di attivismo culturale, politico, sociale per le donne. Colpita dalla figura di Marisa Bellisario, allora Amministratore Delegato Italtel e prima manager italiana di successo, nell’89, a un anno dalla sua scomparsa, decide di dar vita al Premio Marisa Bellisario e due anni dopo nasce la Fondazione a lei intitolata. Riconosciuta ufficialmente come Ente morale nel ‘96, dal 2005 la Fondazione Marisa Bellisario è anche una ONG. Dopo quasi trent’anni d’impegno e lavoro – celebrati con due Mostre al Vittoriano di Roma e a Palazzo Reale a Milano – la Fondazione rappresenta oggi un indiscutibile punto di riferimento per le donne e per le pari opportunità. Nel 2008 entra in Parlamento e diviene membro della Commissione attività produttive, commercio e turismo e della Commissione parlamentare d’inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale. Presenta numerose pdl, interrogazioni e ordini del giorno incentrate soprattutto sulla questione femminile e sulla sua terra, la Calabria. Nel 2011 la proposta di legge sulle quote di genere nei CdA delle società quotate e controllate, di cui è prima firmataria, diviene Legge dello Stato.Nel 2013 esce il libro “Ad Alta Quota. Storia di una donna libera” (Marsilio Editore, con la prefazione di Antonio Catricalà) in cui ripercorre le tappe più significative della sua vita e del suo impegno civile e politico. Presentato in oltre 60 città italiane, oltre che a New York e Madrid, e giunto alla terza ristampa, il libro è stato tradotto anche in inglese ed è disponibile su Amazon.L’impegno sul fronte internazionale la porta a promuovere missioni, corsi di formazione e d’imprenditoria femminile in Afghanistan, Palestina, Kosovo, India, Rwanda, Cina e tanti altri luoghi nel mondo sia per aiutare le donne sia per rafforzare il network femminile.Numerosi i Premi ricevuti nel corso del suo lungo impegno per le donne. Tra gli altri, The Italy America Chamber of Commerce Business and Culture Award 2013, un riconoscimento internazionale tra i più prestigiosi, ‘in ragione delle iniziative assunte e dell’incredibile impegno per l’affermazione dei diritti delle donne nel mondo del lavoro in un contesto globale’.