Pietro Curzio
Magistratura
Pietro Curzio è nato a Bari il 5 marzo 1953. Dopo il liceo classico ha frequentato la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi ora dedicata ad Aldo Moro, seguendo, tra l’altro, le lezioni di alcuni grandi giuristi come Nicolò Lipari, Mario Bretone, Gino Giugni, Edoardo Ghera, Renato Dell’Andro, Luigi Ferrari Bravo e Franco Cipriani. Si è laureato nel 1975, discutendo una tesi sul contratto collettivo di lavoro, relatore il Professor Giugni, di cui è divenuto allievo, collaborando con lui per trent’anni anche nella scrittura del manuale di diritto del lavoro sul quale si sono formate generazioni di studenti. È entrato in magistratura nel 1978: Pretore del mandamento di Ruvo di Puglia, poi Pretore del lavoro di Bari, quindi sostituto procuratore della Repubblica. Nel 2000 passa in Corte d’appello, in qualità di consigliere della Sezione lavoro. Nel 2007 accede alla Corte di cassazione: per un primo periodo è consigliere della seconda Sezione penale, poi della Sezione lavoro. Diviene quindi componente delle Sezioni unite civili. Nel 2016 viene nominato Presidente di Sezione. Nel 2018 diviene Presidente Titolare della Sesta Sezione civile e nel marzo 2020 della Sezione lavoro. È stato componente del “Comitato scientifico ”del Consiglio Superiore della Magistratura, curando anche i rapporti internazionali con la rete per la formazione dei magistrati europei. Ha collaborato stabilmente, in qualità di consulente, con la Scuola Superiore della Magistratura, sin dalla sua costituzione. Ha insegnato in varie università tenendo corsi di “diritto del lavoro”, “diritto processuale civile” e “Ordinamento giudiziario”. Fa parte del comitato direttivo e del comitato scientifico di alcune riviste giuridiche. Ha scritto voci dell’Enciclopedia Treccani. È autore di circa cento saggi in materia di diritto del lavoro, diritto processuale civile, diritto costituzionale e diritto penale. Ha creato e dirige la collana “Biblioteca di cultura giuridica” per i tipi dell’Editore Cacucci (Bari). I suoi ultimi lavori sono: “Diritto del lavoro contemporaneo” (2019) e, insieme ai colleghi Acierno e Giusti, “La Cassazione civile” (2020, terza edizione). Nel 2017, ha pubblicato un libro di racconti e riflessioni filosofiche intitolato “Quasi saggio”.
È sposato con Annamaria Tosto, anche lei magistrato ed ha due figli, Nicola e Andrea, il primo studioso di cinema, il secondo giurista. Ama scrivere, leggere e camminare. Ha percorso lunghi tratti delle Alte vie dolomitiche, del Cammino di Santiago e della via Francigena. È appassionato di storia e arte. Ha studiato in particolare Piero della Francesca ed ha scritto un saggio sul Mosè di Michelangelo. E’ Primo Presidente della Corte di cassazione dal 15 luglio 2020.