Speranza Falciano
Fisica
Speranza Falciano ha conseguito la laurea in Fisica con lode all’Università di Roma Sapienza, ha trascorso diversi anni al Centro Europeo per le Ricerche Nucleari (CERN) di Ginevra prima come giovane Fellow e poi come Senior Visitor. E’ stata assistente al Politecnico Federale di Zurigo e poi ricercatrice presso la Sezione di Roma Sapienza dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Da diversi anni è Dirigente di Ricerca dell’INFN. Nel suo percorso scientifico ha ricoperto diverse cariche istituzionali nell’INFNd ove ha diretto la Sezione di Roma Sapienza ed è stata componente della Giunta Esecutiva dell’Istituto, ricoprendo per tre volte la carica di Vicepresidente. E’ stata componente del Council dell’European Physical Society ed è parte della delegazione italiana al Council dell’European Syncrotron Radiation Facility (ESRF) a Grenoble. E’ componente dei Consigli di Amministrazione dell’Università di Sassari, della Fondazione Bruno Kessler di Trento e del Consortium GARR. E’ membro dell’Academia Europea e Socio Benemerito della Società Italiana di Fisica. Svolge la sua attività di ricerca nel campo della Fisica delle Particelle Elementari iniziata negli anni ’70 in una collaborazione tutta italiana che preparava il primo esperimento a targhetta fissa al Super Proto Sincrotrone del CERN ed è proseguita sempre al CERN per tutti gli anni a seguire, partecipando a importanti progetti di ricerca presso i grandi acceleratori di particelle. Ha partecipato a un esperimento presso il Large Electron Positron Collider diretto dal Premio Nobel per la Fisica Samuel C.C. Ting, esperimento che ha prodotto numerose e importanti misure di fisica di precisione sui bosoni vettori e sulla ricerca del Bosone di Higgs. Successivamente ha partecipato all’esperimento ATLAS al Large Hadron Collider che, insieme all’esperimento CMS, ha annunciato nel marzo 2013 la scoperta del Bosone di Higgs, un risultato scientifico di primo piano che rimarrà nella storia della fisica e della scienza. La Collaborazione internazionale che ha condotto l’esperimento è stata indirettamente premiata a ottobre 2013 con l’assegnazione del Premio Nobel per la Fisica ai fisici teorici che avevano predetto l’esistenza del Bosone. Convinta che la ricerca sperimentale in fisica delle alte energie, condotta con apparati che richiedono sempre tecnologie di frontiera, possa portare a grandi e inaspettate innovazioni tecnologiche, si è dedicata soprattutto negli ultimi anni al trasferimento tecnologico, collaborando attivamente con altre istituzioni di ricerca, con Regioni ed Enti locali, ma soprattutto con le Imprese. Tale attività si è basata anche sugli interessi di lunga data relativi alle applicazioni delle tecniche della fisica nucleare e subnucleare a varie discipline come la bio medicina, lo spazio, l’ambiente e i beni culturali. Attualmente è Responsabile del LABEC, il Laboratorio di Tecniche Nucleari applicate ai Beni Culturali, dell’INFN e dell’Università di Firenze.