Vincenzo Di Marzo
Ricerca
Vincenzo Di Marzo è laureato in Chimica presso l’Università di Napoli “Federico II”, e ha ottenuto un PhD in Biochimica dall’Imperial College di Londra. È ricercatore presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) dal 1988. Ha ricevuto numerosi premi ed è Socio della prestigiosa Accademia dei Lincei dal 2018. La sua attività di ricerca è stata dedicata alla comprensione dei meccanismi di comunicazione molecolare tra le cellule. La sua carriera scientifica ha subito una svolta importante quando egli ha iniziato a studiare il ruolo fisiologico e patologico dei segnali chimici che agiscono nel nostro organismo attivando gli stessi bersagli molecolari del delta9-tetraidrocannabinolo (THC), il componente psicotropo ed euforizzante della marijuana. Queste molecole, scoperte in Israele e da lui stesso denominate “endocannabinoidi”, svolgono una funzione importantissima, che va ben oltre quanto si era immaginato a partire dalle conoscenze pregresse sul THC. Anche grazie agli studi del Dott. Di Marzo e dei suoi collaboratori, si è infatti scoperto che gli endocannabinoidi sono fondamentali segnali pro-omeostatici, ovvero sono prodotti quando lo stato di una cellula o di un tessuto viene fisiologicamente o patologicamente alterato, ed agiscono in modo da riportare quella cellula o quel tessuto al suo stato iniziale. In tal modo, e modulando la funzione di altri segnali chimici sia nel cervello che nei tessuti periferici, gli endocannabinoidi evitano che alterazioni fisiologi che diventino sregolate, e contrastano alterazioni divenute già patologiche. Di conseguenza, qualsiasi strumento terapeutico – inclusi alcuni cannabinoidi da Cannabis – in grado di regolare l’azione degli endocannabinoidi, può, teoricamente essere utilizzato contro patologie che vanno dalle malattie psichiatriche e neuro infiammatorie, ai disordini metabolici ed endocrinologici. Grazie ad oltre 750 pubblicazioni su questi argomenti il Dott. Di Marzo compare, sin dal 2014, nella lista di circa 6000 “Highly Cited Researchers”, ed è al 528 posto su circa 160.000 autori nel Mendeley “Science-wide author database of standard izedcitation indicators”. Oggi il Dott. Di Marzo studia le basi farmacologiche della comunicazione tra le cellule del nostro organismo e gli innumerevoli microorganismi che lo popolano con il loro bagaglio molecolare: il “microbioma”, ed in particolare quello intestinale. Egli dirige l’Unità Mista Internazionale per lo Studio Chimico e Biomolecolare del Microbioma, tra il CNR e l’Université Laval di Quebec City in Canada (www.umilaval.cnr.it), dove coordina, tra l’altro, esperimenti sul ruolo fisio-patologico delle interazioni tra il microbioma intestinale e gli endocannabinoidi. È convinto che, come dalla Cannabis, si possano ottenere nuove terapie anche da un altro sistema complesso e controverso, quale il microbioma fecale, derivante da quello intestinale.