MICROBIOLOGIA
Andrea Crisanti
Andrea Crisanti è Direttore del Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università di Padova, Direttore della U.O.C. “Microbiologia e Virologia” e Coordinatore del Dipartimento Funzionale Aziendale “Epidemiologia, Profilassi e Terapia della Malattie Infettive” dell’Azienda Ospedale – Università Padova.
Recentemente rientrato in Italia dall’Imperial College di Londra dove è Professore di Parassitologia Molecolare, Crisanti è uno dei pionieri della biologia molecolare del vettore umano della malaria Anopheles gambiae.
Ha fornito diversi importanti contributi scientifici che hanno fatto progredire le conoscenze genetiche e molecolari del parassita della malaria e del suo vettore, la zanzara, e che hanno portato allo sviluppo di soluzioni visionarie basate sull’elaborazione di elementi genetici simili ai geni dell’endonucleasi (HEGs) che consentono il diffondersi di modifiche genetiche da un gruppo di pochi individui a un’intera popolazione vettoriale.
Queste modifiche sarebbero in grado di interferire con la fertilità delle zanzare, causando in tal modo la soppressione della popolazione, o di renderle resistenti ai parassiti della malaria, bloccando così la trasmissione nel vettore più importante della malaria, Anopheles gambiae. Molto recentemente il potere di questo approccio innovativo basato sulle tecnologie di editing CRISPR è stato dimostrato dal crollo di popolazioni di zanzare allevate nelle gabbie da laboratorio inoculate con un numero relativamente piccolo di individui portatori di un costrutto genetico che ha preso di mira una sequenza conservata e vincolata in una regione femminile specifica di un gene chiamato doublesex.
Questo lavoro ha implicazioni importanti nel campo della biologia sintetica e dell’editing genetico in generale e costituirà la base dei progressi nel controllo di altre malattie trasmesse da vettori, di parassiti agricoli che minacciano la nostra sicurezza alimentare e di specie invasive in ecosistemi fragili. Più recentemente il Professor Crisanti si è distinto per lo studio di Vo’ Euganeo sul primo focolaio di Covid-19 in Italia, un studio pilota di fondamentale importanza, i cui risultati sono stati istruttivi per implementare misure di controllo del virus sia a livello nazionale che internazionale, e per la gestione dell’emergenza in Veneto, assieme ad altri membri di una task forse di elevato livello scientifico.