RELAZIONI INTERNAZIONALI
Ettore Sequi
Laureato in Scienze Politiche all’Università di Cagliari nel 1981, entra al Ministero degli Affari Esteri nel 1985.
Dopo un primo incarico agli Affari Economici, nel 1989 è nominato Console a Teheran, prestandovi servizio nei difficili anni tra la fine del conflitto con l’Iraq e la prima guerra del Golfo.
Nel 1994 è alla Rappresentanza permanente alle Nazioni Unite di New York, dove partecipa da protagonista a una straordinaria stagione di rilancio del ruolo dell’Italia all’ONU, contrassegnata da una serie tuttora imbattuta di elezioni vinte.
Nel 1998 rientra a Roma nel gabinetto del Ministro Dini, curandone l’agenda internazionale e sovrintendendo alle missioni all’estero.
Nel 2000 è destinato a Tirana come Vicecapo Missione, divenendo in breve tempo profondo conoscitore della realtà albanese e punto di riferimento nelle delicate relazioni tra Italia e Albania.
L’eccezionale capacità di affrontare contesti ambientali complessi e situazioni di crisi lo porta a essere nominato tra il 2004 e il 2007 Ambasciatore a Kabul, dove rimarrà ancora per un biennio, fino al 2010, come Rappresentante speciale Af-Pak dell’Unione Europea.
Sono gli anni della ricostruzione afghana dopo l’intervento della coalizione internazionale seguito all’11 settembre, con l’Italia in prima linea per sostenere le istituzioni e lo sviluppo del Paese, la deradicalizzazione, la promozione dei diritti umani e il contrasto al traffico di oppiacei. Sono anche gli anni dell’insorgenza talebana e di numerosi sequestri, anche a danno di connazionali, per la cui risoluzione il suo contributo si rivela decisivo. Nel 2011 Sequi fa ritorno in Albania, dove rimane fino al 2013 a capo della locale Delegazione UE, dando un contributo fondamentale al processo di integrazione europea di Tirana.
Rientra in Italia nel 2014 per prestare servizio come Capo di Gabinetto dei Ministri Mogherini e Gentiloni. Promosso nel 2015 al grado apicale della carriera diplomatica, è nominato Ambasciatore presso la Repubblica Popolare Cinese. A Pechino rimane per quattro anni, coincisi con molteplici iniziative di successo per l’apertura del mercato cinese alle aziende italiane.
Nel settembre 2019 torna in Farnesina come Capo di Gabinetto del Ministro Di Maio. Il 12 maggio 2021 è nominato Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
È Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito alla Repubblica Italiana. Tra gli altri riconoscimenti, ha ricevuto il Premio per la Pace Giuseppe Dossetti nel 2012, l’onorificenza spagnola dell’Ordine di Isabella la Cattolica e la
medaglia d’oro dell’Ordine di Ghazi Mir Bacha Khan per il suo “grande contributo alla pace e alla sicurezza in Afghanistan”.
Da sempre sensibile ai temi dell’integrazione europea, della salvaguardia ambientale, dell’innovazione gestionale e tecnologica, parla correntemente inglese, francese, spagnolo, con conoscenze di arabo. Fra i suoi interessi, annovera il tennis, la vela, la letteratura e la storia.