ARCHITETTURA
Guendalina Salimei
Guendalina Salimei, architetto, è Professore alla “Sapienza” Università di Roma dove dirige il Master in Progettazione degli Edifici per il Culto e porta avanti una intensa attività di ricerca con università estere, tra cui la TUD di Darmstadt in Germania, il NUCE di Hanoi in Vietnam e KSUAE di Kazan in Russia.
È membro di importanti associazioni e fondazioni culturali tra cui il Centro di Eccellenza Villa Vigoni, l’In-Arch e la Fondazione Michelucci.
Fonda il T-Studio a Roma la cui attività trova uno specifico campo d’indagine nelle relazioni complesse che si instaurano tra il progetto e le modalità d’intervento dell’ambiente costruito e naturale.
Le opere si fondano sui principi di sostenibilità ambientale, economica ed etica operando in condizioni di degrado urbano e disagio sociale, coniugando innovazione e tradizione con sensibile coscienza dell’habitus locale.
Tra i temi progettuali più indagati c’è il riuso di aree e manufatti appartenenti al patrimonio architettonico antico e contemporaneo – tra cui progetti del Museo d’arte contemporaneo a Foligno, il riuso dell’ex convento di San Benedetto a Ferrara, l’ex casa del Fascio a Bologna e aree del concentrico a Stupinigi a Torino, progetti di riqualificazione delle aree portuali di città come Napoli, Taranto, Porto Torres e Mola di Bari e aree strategiche come il centro di Bari, la città di Palmanova e un sistema portuale al lago di Garda, mentre la ricerca di nuove soluzioni dell’abitare si è orientata su progetti di riqualificazione di residenze, servizi scolastici e di quartiere per le aree periferiche del Corviale e di Primavalle a Roma e di Barra e Pianura a Napoli.
Temi complessi che costituiscono ampie occasioni di riflessione per nuove strategie operative che, introducendo semi di energia, sono capaci di superare il principio di esclusione tramite la conversione in nuove centralità. Alla ricerca di una città inclusiva appartiene inoltre la sperimentazione di nuove tipologie di luoghi integrati per la condivisione culturale, religiosa e sociale che, relazionandosi con il paesaggio del margine – progetti nella città di Hanoi e nella Baia di Halong in Vietnam, nel centro storico di Bratislava e a Jeddah – siano capaci di offrire spazi alternativi in cui perseguire il benessere fisico, psicologico e spirituale degli individui.
Il suo impegno etico e sociale ha avuto riconoscimenti in numerose occasioni, mentre le ricerche e i progetti ottengono premi a livello nazionale e internazionale e sono esposti in convegni e mostre in Italia e all’estero. Molteplici sono le partecipazioni come membro di giurie per premi di architettura e di comitati per la valutazione qualitativa dell’ambiente architettonico e in qualità di relatore a convegni sui temi della sostenibilità, del riuso urbano e del dialogo interculturale attraverso l’architettura.
È autrice di monografie, saggi e articoli, pubblicati su volumi e riviste di stampo scientifico, ponendosi come parte attiva all’interno del dibattito contemporaneo architettonico e urbano.