MARCIA
Massimo Stano
Nativo di Grumo Appula, in provincia di Bari, si avvicina all’atletica nel 2005 praticando un po’ tutte le specialità, dalla velocità, ai salti, ai lanci e al mezzofondo, ma ben presto rivela una forte propensione per la marcia.
Con Giovanni Zaccheo, che lo ha scoperto e allenato fino al 2013, ha vinto parecchi titoli italiani giovanili. Grazie ai numerosi piazzamenti nazionali e internazionali, nel 2011 vince il concorso della Polizia di Stato per atleti ed inizia la sua favola sportiva nelle Fiamme Oro.
Nel luglio 2013 fa subito intravedere la stoffa del campione: agli Europei under 23 di Tampere effettua una gara superlativa migliorandosi di quasi due minuti e arrivando quarto – poi promosso terzo in seguito alla squalifica per doping del primo classificato – lontano solamente 21 secondi dall’argento.
Nell’ottobre 2013 si trasferisce a Sesto San Giovanni per allenarsi con l’ex atleta Fiamme Oro Alessandro Gandellini, tecnico nazionale della marcia, continuando il suo percorso di crescita.
Dopo le prime convocazioni in Nazionale maggiore, il 29 marzo 2015 coglie il primo titolo nazionale assoluto della sua carriera vincendo i campionati italiani individuali di Cassino nella 20 km di marcia, con il nuovo primato di 1h22’16”.
Nella 20 km dei Mondiali di Pechino 2015 è diciannovesimo e primo degli italiani con 1h22’53”. Nel dicembre 2016 si mette nuovamente in gioco trasferendosi ad Ostia per allenarsi sotto la guida di Patrizio Parcesepe, allenatore di molti campioni della marcia.
Nel marzo 2018 torna a vincere un titolo italiano portando il suo record sulla 20 km a 1h21’02” e agli Europei di Berlino manca di un soffio il podio, giungendo ad un solo secondo dal bronzo mentre ai Mondiali di marcia a squadre di Taicang fa suo il bronzo individuale e l’argento a squadre.
L’anno successivo a La Coruna frantuma il record italiano della 20 km portandolo a 1h17’45”.
Il suo percorso di avvicinamento a Tokyo 2020 non inizia nel migliore dei modi: a causa di una fastidiosa periostite non può marciare per parecchie settimane, facendo allenamenti “alternativi” fino ad aprile, senza perdere di vista l’obiettivo che vale una carriera: le Olimpiadi.
Rientra alle competizioni con pochissimo lavoro specifico nelle gambe cogliendo l’ottavo posto agli Europei a squadre.
Il resto è noto ed appartiene alla Storia: a Tokyo è oro sulla 20km di marcia, annientando uno ad uno i suoi avversari, prima con la mente e poi con le gambe, dimostrando di essere un campione vero.
Una curiosità? E’ appassionatissimo di cultura del “Sol Levante” e durante la 20 km di marcia olimpica si è divertito a pronunciare delle frasi in giapponese, lasciando di stucco i due marciatori locali, giunti poi al secondo e terzo posto.
Sposato dal settembre 2016 con l’ex mezzofondista azzurra Fatima Lofti – passata anche lei alla marcia a fine carriera – nel febbraio 2021 diventa padre di Sophie, fatto che Massimo è il primo a riconoscere come centrale per la sua crescita di uomo e di atleta.