SPORT PARALIMPICO
ITALBASKET DELLA FISDR CON SINDROME DI DOWN
La FISDIR, Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali, è la Federazione Sportiva Paralimpica cui il CIP (Comitato Italiano Paralimpico) ha demandato la gestione, l’organizzazione e lo sviluppo dell’attività sportiva per gli atleti con disabilità intellettiva e relazionale.
Il CIP, riconosciuto nel 2017 quale Ente Pubblico, alla stregua del CONI per lo sport olimpico, ha il compito di garantire la massima diffusione dell’idea paralimpica ed il più proficuo avviamento alla pratica sportiva delle persone disabili. Ad esso spetta dunque il compito di regolare e gestire tutte le attività sportive riservate ad atleti disabili fisici, intellettivi e sensoriali.
Ad oggi il CIP riconosce oltre quaranta entità sportive, tra federazioni paralimpiche, discipline paralimpiche, enti di promozione paralimpica ed associazioni benemerite paralimpiche. Tra le Federazioni Sportive Paralimpiche si sviluppa l’attività della Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali.
La costituzione della FISDIR è avvenuta in data 22 Febbraio 2009 con la definitiva trasformazione del Dipartimento 9 del CIP in Federazione Sportiva Paralimpica. I principi cardine dell’azione della FISDIR sono tre:
– Una pratica sportiva «normalizzata» che offra opportunità di confronto agli atleti con disabilità intellettiva in un quadro di riferimento prevalentemente sportivo;
– Una attività che recepisca i regolamenti tecnici propri delle discipline con adattamenti minimi derivanti dalle specifiche necessità degli atleti;
– Lo sport deve favorire la completa autonomia dell’atleta, presupposto per una reale integrazione nel mondo sportivo dei «normodotati».
La filosofia che accompagna la sua azione, dunque si basa sul concetto di “pratica sportiva normalizzata” nella convinzione che lo sport migliora la qualità della vita ed è in grado di esaltare le capacità individuali se praticato in forma compiuta, cioè secondo le regole che gli sono proprie.
Una reale inclusione nello sport dei «normodotati» è possibile infatti solo e soltanto se l’atleta con disabilità intellettiva è in grado di rispettare autonomamente i canoni della disciplina che pratica. In questa ottica, valida per tutte le 20 discipline ufficiali e per quelle in partnership con le Federazioni olimpiche, si inserisce il percorso della Nazionale italiana di pallacanestro composta da atleti con sindrome di Down. Nel 2017 nasce la sperimentazione di questa disciplina, con un evento chiamato International Challenge svolto in Portogallo con la formula del 3vs3.
L’Italia batte i lusitani e porta in bacheca il primo trofeo internazionale. Da qui in poi ogni evento a cui ha preso parte la Nazionale di coach Giuliano Bufacchi ha avuto un solo epilogo: l’Italia campione. Questo nei Mondiali 2018 e 2019 (3vs3), negli Europei 2021 e nei Mondiali 2022 (formula del 4vs4). Proprio nelle partecipazioni mondiali, gli Azzurri hanno vinto 11 delle 12 partite disputate.
L’ultima, è stata la finale iridata giocata il 2 ottobre a Funchal (POR), vinta 36-12 contro l’Ungheria.