Consorzio PolieCo
Piazza di Santa Chiara, 49 – 00186 Roma (Rm)
Tel. 066896368
info@polieco.it
www.polieco.it
Il Consorzio PolieCo dal 1999 mira a favorire il ritiro dei beni a base di polietilene al termine del loro ciclo di vita, onde avviarli alle attività di riciclo e di recupero, concretizzando, nel contempo, una riduzione della quantità di rifiuti smaltiti in discarica e un minor consumo di materia prima (con tutto quello che ne consegue in termini di risparmio energetico e minori emissioni da mancata produzione industriale). Nato con lo scopo di “razionalizzare, organizzare e gestire la raccolta ed il trattamento dei rifiuti dei beni a base di polietilene, affinché siano raggiunti gli obiettivi di recupero e riciclaggio degli stessi rifiuti di beni a base di polietilene”, PolieCo opera sul territorio nazionale promuovendo una attività istituzionale che spazia dalla promozione della gestione dei flussi, all’attività di intermediazione, dal monitoraggio alla formazione, sino alla fornitura di servizi ai consorziati.
A tal fine, PolieCo:
promuove la gestione del flusso dei beni a base di polietilene;
assicura la raccolta, il riciclaggio e le altre forme di recupero dei rifiuti di beni in polietilene anche tramite l’attività di intermediazione e commercio senza detenzione di beni a base di polietilene, fornendo anche assistenza nella creazione di circuiti ed impianti di riciclaggio e di recupero;
promuove la valorizzazione delle frazioni di polietilene non riutilizzabili;
promuove l’informazione e la formazione degli utenti, intesa a ridurre il consumo dei materiali ed a favorire forme corrette di gestione di beni a base di polietilene, che riguarda, tra l’altro, i sistemi di restituzione, di raccolta e di recupero disponibili ed il ruolo degli utenti nel processo di riutilizzazione, di riciclaggio e di recupero;
assicura l’eliminazione dei rifiuti di beni in polietilene nel caso in cui non sia possibile o economicamente conveniente il riciclaggio;
promuove accordi tra imprese nonché con altri soggetti ed enti anche effettuanti attività di raccolta differenziata.
Impresa etica, sviluppo sostenibile, tutela dell’ambiente e della salute sono da sempre al centro dell’azione del PolieCo, che attua efficaci modelli di gestione dei rifiuti dei beni in polietilene e promuove innovativi progetti di economia circolare. Il PolieCo valorizza i prodotti italiani di eccellenza dal punto di vista del riciclo, del riutilizzo e del rigenerato di partenza, percorrendo una strada che già lo vede al fianco delle imprese per l’ottenimento del Marchio Made Green in Italy. Promuove l’utilizzo di nuove tecnologie e di plastiche facilmente avviabili a riciclo come, ad esempio, le vele che hanno partecipato a regate mondiali realizzate con un’impresa del settore. Programma da anni corsi di alta formazione in tutta Italia, rivolti alle forze di polizia, alle imprese e agli enti deputati ai controlli. Organizza il Forum internazionale sull’economia dei rifiuti che, giunto alla sua quindicesima edizione, puntualmente chiama a raccolta i massimi esperti sul tema ambientale. Il PolieCo dispone di un’area dedicata all’analisi dei flussi dei rifiuti guidata dalla direttrice generale Claudia Salvestrini, con migliaia di chilometri percorsi sulla rotta dei container inviati dall’Italia nel sud est asiatico. Il Consorzio è attento ai territori segnati dagli illeciti ambientali, come la cosiddetta ‘Terra dei fuochi’, dove porta avanti un progetto di avvio a riciclo delle plastiche in agricoltura (attivo anche in Sardegna e Puglia); ha in corso tavoli di lavoro per la sperimentazione di nuovi modelli di gestione dei rifiuti prodotti nell’ambito dell’economia del mare e per le plastiche dei Raee. Il PolieCo sostiene iniziative che coniugano aspetti ambientali e sociali: ne è un esempio la il parco giochi per i figli dei detenuti realizzato con materiali rigenerati e facilmente riciclabili al carcere di Santa Maria Capua Vetere. Nel futuro di PolieCo, implementazione dei progetti esistenti e nuove idee per cogliere la sfida di una vera transizione ecologica.
