Eni
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Eni, la storia di un’impresa
L’energia di sempre e l’energia nuova. La storia di Eni, in Italia e nel mondo, con lo sguardo rivolto al futuro
La storia di Eni inizia nel febbraio del 1953, quando viene fondata con la legge nr. 136 della Repubblica Italiana. È, allora, un’azienda dello Stato che eredita le attività dell’Agip, Azienda Generale Italiana Petroli, fondata nel 1926 per dare vita alla prima industria petrolifera italiana. Negli anni precedenti la Seconda Guerra mondiale, Agip aveva svolto ricerche in Pianura Padana, evidenziando importanti giacimenti di idrocarburi che solo dopo la guerra dimostreranno il loro straordinario potenziale. Sarà Enrico Mattei l’artefice delle grandi scoperte di metano e l’uomo che accompagna l’industria italiana verso un epocale cambio di paradigma energetico: dal costoso carbone acquistato sul mercato inglese, al ben più economico metano estratto e trasportato da un’azienda dello Stato. Gli effetti di questa importante variazione nel conto energetico delle industrie sarà fra gli elementi che contribuiranno a portare l’Italia in uno dei periodi più brillanti della sua storia contemporanea: gli anni del miracolo economico. Insieme al metano irrompono nella scena nazionale le bombole di gas (innovazione che porterà progressivamente ad abbandonare un’altra pietra miliare del pacchetto energetico nazionale, la legna per combustione), le moderne stazioni di servizio con Motel e ristoranti, la benzina Supercortemaggiore con il più alto numero di ottani del mercato, l’energia nucleare. Tutti progetti targati Eni che accompagnano il Paese verso la modernità e sempre più vicino alle grandi potenze mondiali.
A partire dal 1954 la ricerca dell’azienda si sposta fuori confine, dove la presenza delle grandi compagnie petrolifere americane, inglesi e anglo olandesi obbliga Eni a intraprendere nuove strade contrattuali. Nasce così la Formula Mattei, una tipologia di accordo che mette al centro la collaborazione con i paesi produttori, consentendo loro di acquisire le competenze necessarie per diventare, progressivamente, i veri proprietari delle ricchezze energetiche del territorio. Egitto, Libia, Nigeria, Marocco, Tunisia sono solo alcuni dei paesi con cui vengono siglati accordi tra gli anni Cinquanta e Sessanta, permettendo così all’Italia di affermarsi anche da un punto di vista energetico e ai paesi produttori di trovare un partner affidabile. Gli anni successivi vedono una crescita progressiva dell’azienda italiana che non perde mai la sua vocazione al dialogo e al rapporto di partnership e che afferma le proprie competenze a livello internazionale, arrivando alla scoperta di importanti giacimenti che portano all’Italia ingenti quantità di energia.
Negli anni Settanta e Ottanta Eni si contraddistingue per la capacità di portare innovazione e ricerca nella propria attività, capacità che è ben raccontata dal numero impressionante di brevetti che vengono registrati ogni anno e dagli importanti investimenti che l’azienda destina alla ricerca. Gli anni della privatizzazione vedono Eni capitalizzare tutta l’esperienza accumulata in quasi mezzo secolo di storia e la portano in un agguerrito mercato internazionale con un bagaglio di esperienza e saper fare. Sono gli anni in cui la sostenibilità si affaccia nel mondo industriale. Eni, abituata all’ascolto delle comunità dei territori, attenta alle esigenze, pronta all’intervento, fa suo il messaggio della sostenibilità e lo integra in tutte le sue azioni.
Oggi Eni, a settant’anni dalla sua fondazione, si è trasformata in un’azienda globale dell’energia, con un ruolo di primissimo piano nel garantire la sicurezza energetica nei paesi in cui opera. Per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050, Eni punta alla decarbonizzazione dei processi e dei prodotti e attribuisce un ruolo di primo piano agli investimenti nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie capaci di accelerare la transizione verso un’energia sempre più sostenibile.