Giovanni Sabbatucci
Storico, giornalistae docente universitarioitaliano, Giovanni Sabbatucciè considerato uno dei massimi studiosi della storia politica italiana. Nato a Sellano, in provincia di Perugia, il 24 agosto 1944, il Professor Sabbatucci si è laureato a Roma nel 1968 con lo storico Renzo De Felice, con una tesi sui rapporti fra irredentismo e nazionalismo, poi pubblicata sulla rivista “Storia contemporanea”. Dal 1971 al 1974 ha svolto attività didattica e di ricerca nelle Università di Salerno e Roma.
Dal 1974 al 1997 ha insegnato all’Università di Macerata. Dal 1997 al 2012 ha ricoperto la cattedra di Storia contemporanea presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università “La Sapienza” di Roma. Nel corso della sua lunga carriera ha studiato il movimento combattentistico nell’Italia del primo dopoguerra – a questo tema ha dedicato due libri (‘I combattenti nel primo dopoguerra’, Laterza 1974 e ‘La stampa del combattentismo’, Cappelli 1979) – e, più in generale, la crisi dello Stato liberale dopo il primo conflitto mondiale (‘La crisi italiana del primo dopoguerra’, Laterza 1976). Si è quindi occupato di storia del socialismo, con particolare riferimento al periodo fra le due guerre. Ha curato la pubblicazione di una ‘Storia del socialismo italiano’ in sei volumi (Il Poligono, 1980-81) e, nell’ambito di quest’opera, ha scritto un saggio su ‘I socialisti nella crisi dello Stato liberale’. Sempre in tema di socialismo, ha pubblicato nel 1991 il volume ‘Il riformismo impossibile’ (Laterza). Successivamente ha scritto diversi saggi apparsi su riviste (“Italia contemporanea” 1989, “Il Mulino” 1990) in tema di leggi elettorali e di storia del sistema politico italiano e ha curato il volume antologico ‘Le riforme elettorali nella storia d’Italia’ (Unicopli 1995). Del 2003 è il saggio ‘Il trasformismo come sistema’ (Laterza). A partire dal 1980 ha lavorato, assieme ad Andrea Giardina e a Vittorio Vidotto, alla stesura di un Manuale di storia per le scuole medie superiori, uscito per la prima volta nel 1988 e poi in nuove edizioni fino a oggi. Ha quindi curato, assieme a Vittorio Vidotto, e sempre per le edizioni Laterza, una Storia d’Italia in sei volumi, uscita fra il 1994 e il 1999. Nel 2014, ancora per Laterza, ha pubblicato il volume ‘Partiti e culture politiche nell’Italia unità.
Dal 2011 fa parte del Comitato dei garanti per le ricorrenze nazionali ed è membro del Comitato scientifico delle riviste “Dimensioni e problemi della ricerca storica” e “Mondo contemporaneo”. In veste di giornalista, ha collaborato con “L’Espresso” e il “Corriere della Sera”. Dal 1994 al 2015 è stato editorialista di “Il Messaggero”. Dal 2016 scrive su “La Stampa”. Da molti anni collabora ai programmi storici della Rai ed è uno dei consulenti e ospiti ricorrenti della trasmissione “Il tempo e la storia”.