Architetti: VIII Congresso nazionale
“Sarà un Congresso-proposta rivolto non solo agli architetti ma soprattutto al Paese, per far emergere l’ineludibile e improcrastinabile necessità di una nuova stagione di pianificazione strategica che approcci lo spazio edificato da un punto di vista olistico e incentrato sul ruolo della cultura della costruzione di qualità a tutti i livelli territoriali e cioè non solo con riferimento alle città e agli spazi urbani, ma anche a quelli periferici e rurali e alle relative interconnessioni. La cultura è un volano insostituibile della sostenibilità economica, sociale e ambientale, plasma la nostra identità e definisce la nostra eredità; per questo, come riportato nella Dichiarazione di Davos – dello scorso gennaio – dei Ministri europei della cultura, deve essere messa al centro delle politiche di sviluppo, in quanto nessun sviluppo può definirsi democratico, pacifico e sostenibile se non è fondato sulla cultura”. Spiega così Giuseppe Cappochin, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori il senso più profondo della tre giorni (dal 5 al 7 luglio, Roma, Auditorium Parco della Musica) che vedrà riuniti nell’VIII Congresso nazionale 3mila delegati in rappresentanza dei 155mila iscritti.
L’assise sarà preceduta, il 4 luglio, dalla Conferenza Nazionale degli Ordini degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori per la presentazione dei documenti congressuali e per la cerimonia inaugurale del Congresso prevista all’Acquario Romano.