Inaugurata a Venezia la XVII edizione di W.A.Ve.
Il Parco delle Cinque Terre tra i siti partecipanti al workshop W.A.Ve., con i temi della scenografia del paesaggio agrario, come fermare l’abbandono, il turismo: risorsa o pericolo e il tema del made in Italy e produzioni locali.
(Venezia , 26 Giu 18)
Dopo un’edizione, quella del 2017, dedicata interamente alla ricostruzione della Siria, W.A.Ve. ritorna quest’anno ad occuparsi dell’Italia. Tre settimane di progettazione intensiva per 1300 studenti guidati da architetti e professionisti di fama internazionale che si confronteranno sui temi più urgenti della contemporaneità.
Il tema prescelto ha a che vedere con la particolare bellezza delle città italiane: “Italian Beauty”, questo il titolo di W.A.Ve. 2018, si occuperà, infatti, dei centri storici di piccole e medie dimensioni. Le città, scelte sull’intero territorio nazionale, dalla Sicilia al Trentino, sono state coinvolte attraverso le loro amministrazioni che hanno selezionato e proposto a Iuav temi di progetto riguardanti le loro aree più preziose dal punto di vista storico.
Il confronto tra architetti provenienti da tutto il mondo sarà anche l’occasione per acquisire punti di vista “esterni” e far conoscere luoghi italiani che, ancora oggi, possono essere considerati come modelli insediativi e di equilibrio sociale e ambientale.
I 1300 studenti, italiani e stranieri e i 26 architetti provenienti da 14 diversi stati che dirigeranno gli atelier di progetto e poi i tutor, i conferenzieri, i rappresentanti delle amministrazioni si occuperanno quest’anno di uno dei temi più rappresentativi della “bellezza italiana” che nelle città ha sempre avuto il suo miglior campo di applicazione.
In contemporanea con lo svolgimento di W.A.Ve. 2018 si terranno, per la prima volta nella storia del workshop, seminari progettuali (il 27° workshop!) in altri paesi: Serbia, Albania, Grecia (Creta), Argentina, China, Ruanda in cui il tema dei centri storici si intreccia fortemente con quello del patrimonio e delle identità culturali.
Dentro il tema generale dei Centri Storici minori, W.A.Ve. 2018 presterà particolare attenzione al rapporto tra stazioni ferroviarie e città, in collaborazione con Rete Ferroviaria Italiana che quest’anno sponsorizza l’evento. Le stazioni italiane hanno nel corso degli anni cambiato il loro ruolo, la loro posizione, spesso marginale rispetto ai centri si è, via via, fatta centrale. L’automatizzazione sempre più accentuata del trasporto ferroviario ha liberato spazi ed edifici. Oggi essi sono a disposizione delle città, come luoghi di promozione, di aggregazione o come terminali di reti di trasporto leggero. W.A.Ve. 2018 porrà l’attenzione anche su queste nuove opportunità dentro una generale idea di città sostenibile, connessa, efficiente e culturalmente viva.
Tra i numerosi architetti invitati a questa edizione di W.A.Ve. il messicano Alberto Kalach, i cileni Felipe Assadi e Max Nunez; il paraguayano José Cubilla, i brasiliani Vinicius Andrade e Marcelo Morettin; torna il giordano Ammar Kammash, guru dell’architettura sostenibile nel mondo arabo, vincitore della scorsa edizione di W.A.Ve. dedicata alla ricostruzione in Siria. La mostra dei progetti elaborati nelle tre settimane sarà aperta al pubblico dal 16 al 20 luglio nelle sedi Iuav del Cotonificio e di Magazzino 6, con ingresso libero.