Cava de’ Tirreni
Alle porte della Costa d’Amalfi, in una verdeggiante valle abitata fin dai tempi degli etruschi, sorge Cava de’ Tirreni, elevata al rango di Città da Papa Bonifacio IX, il 7 agosto 1394, meta del Grand Tour, raffigurata dai grandi pittori paesaggisti dell’800. Uno scrigno d’arte, cultura e religiosità è la millenaria Abbazia benedettina della SS. Trinità, fondata nel 1011, che all’apice del suo splendore, con la potente congregazione “Ordo Cavensis”, estese la sua influenza spirituale e temporale in tutto il centro sud Italia, con almeno 77 abbazie, 100 priorati, 20 monasteri, 10 obbedienze, 273 chiese e oltre 3000 monaci alle dipendenze.
L’Abbazia, custode delle spoglie di quattro santi e otto beati, è ricca di affreschi, mosaici, sarcofagi, quadri e oggetti preziosi, contenuti nella splendida ed imponente cattedrale, nelle grandi sali museali e nel chiostro. Mete di ricercatori e studiosi da tutto il mondo la biblioteca e l’archivio abbaziale, con 80 mila volumi, incunaboli, cinquecentine, circa 15 mila pergamene e codici miniati, tra i più famosi, la Bibbia visigota dell’IX secolo, il Codex Legum Longobardorum dell’XI secolo, le Etymologiae di Isidoro del VIII secolo e il De Temporibus del Venerabile Beda del XI secolo.
Il cuore di Cava de’ Tirreni è il Borgo Grande, che si caratterizza per il lungo corso porticato rinascimentale, unico esempio nel mezzogiorno d’Italia e gli imponenti palazzi nobiliari, centro della vita commerciale, dello shopping, della movida nei tanti locali e ristoranti alla moda e ricco di iniziative culturali, con mostre, eventi, concerti.
Tra le Città Fedelissime della Corona Aragonese, è gelosamente conservata al Palazzo di Città, la Pergamena in Bianco, donata da Re Ferrante I, nel 1460, segno della riconoscenza del sovrano per la fedeltà dimostrata nella guerra contro gli angioini, che resero la Città di Cava, ricca e potente per il privilegio di commerciare in tutto il regno senza pagare dazi. E’ considerata la prima città del folklore d’Italia, per una tradizione centenaria che affonda le radici nell’uso del “trombone”o pistone, arma ad avancarica , protagonista ogni anno della “Disfida dei Trombonieri”, un’ avvincente gara di sparo tra otto gruppi di pistonieri, ognuno composto da oltre 80 figuranti in costumi d’epoca, tra maestri nello sparo dell’antico archibugio risalente al XVI secolo, musici e porta labari. A portare in giro nel mondo il folklore cavese anche cinque gruppi di Sbandieratori, maestri nell’arte della bandiera e due di Cavalieri che si esibiscono in giochi equestri medioevali. Oggi, Cava de’ Tirreni, conta circa 54 mila abitanti e l’Amministrazione comunale, retta dal sindaco Vincenzo Servalli, è impegnata a promuovere la città come polo della cultura e delle tradizioni. È annoverata tra le 36 Città Italiane di Antica Tradizione Ceramica, famosa per il design, le produzioni artistiche, dell’antica “riggiola” , di pavimenti e rivestimenti. Città Eucaristica per la miracolosa cessazione della peste del 1656, ricordata con una solenne processione, ogni anno, da allora, nell’ottava del Corpus Domini.
Seconda Città della Provincia di Salerno è posta in una invidiabile posizione tra le bellezze del Golfo di Napoli, Pompei, la Costiera Amalfitana, Paestum e il Cilento. Meta turistica e della movida per la presenza di tanti locali alla moda e di tendenza e per una gastronomia d’eccellenza. Tra i prodotti tipici, “O’ Cunftton” (confettone di cioccolato con l’anima di semi di cacao), la milza ripiena (menta, prezzemolo, aglio, peperoncino e cotta in aceto).