Filattiera
Filattiera, perla incastonata tra i rilievi dell’Appennino ToscoEmiliano, è un borgo dalla storia millenaria. Le sue origini risalgono all’epoca bizantina quale avamposto difensivo. La sua posizione strategica, sulla strada tra il Nord Italia e la Toscana, ha attirato le mire dei potenti: prima sotto il controllo degli Estensi, divenne poi sede del feudo dei Malaspina, a partire dal XIII secolo. Sono i Malaspina a costruire il castello che accoglie il visitatore nel suo ingresso al borgo.
Attraversarlo, significa ripercorrere i passi dei pellegrini lungo la Via Francigena: qui potevano sostare nello Spedale di San Giacomo d’Altopascio, ancora riconoscibile per l’icona marmorea del Santo e il suo simbolo, la conchiglia.
Alla fine del paese, la chiesa di San Giorgio, nei pressi di una torre difensiva del XII secolo. Qui è conservata la Lapide di Leodgar, una lastra marmorea longobarda su cui si può leggere un epitaffio dedicato ad un missionario morto nel 752. Il cristiano aveva diffuso il culto nel territorio, “spezzando gli idoli pagani”: il riferimento va probabilmente alle Statue Stele, monumenti antropomorfi caratteristici del territorio, forse ritenuti oggetti di culto pagani dai primi cristiani. Ne sono state rinvenute sette nell’area della maestosa Pieve di Sorano, chiesa romanica interamente in arenaria, situata ai piedi del borgo, e suo simbolo.
Lungo la Via Francigena si incontra il borgo di Ponticello, con le sue case-torri medievali: strutture di origine difensiva.
D’estate, il paese torna indietro nel tempo, con la festa I Mestieri nel Borgo: le cantine e i fondi di tutto il borgo si trasformano in botteghe di artigiani che lavorano pietra, vimini e legno. Le tradizioni di una volta, ritornano anche in occasione delle celebrazioni per Sant’Antonio, il 16 gennaio, quando si accendono alti falò in vari punti del paese: era uso, a fuoco spento, portare a casa un tizzone ardente da porre all’interno delle stalle come oggetto di buon auspicio. Numerose le iniziative attivate dall’Amministrazione comunale sia direttamente sia a sostegno del ricco tessuto associativo per preservare e valorizzare storia, specificità, folklore e tradizioni. Gli interventi, le opere pubbliche e la programmazione e pianificazione sono stati guidati da questi valori e hanno portato a realizzazioni quali: rifacimento delle pavimentazioni degli antichi borghi (Borgo di Mezzo) secondo le antiche specificità, recupero e valorizzazione del Castello di Rocca Sigillina, Recupero di CasaTorre del 1100 ad uso di Ostello (energeticamente autonomo) lungo la Via Francigena, manutenzione ordinaria e straordinaria lungo la Via Francigena e le strade bianche dell’area del Parco Nazionale Appennino ToscoEmiliano – Riserva MAB Unesco e dell’area protetta Fiume Magra (ANPIL), valorizzazione dell’antico Borgo di Sant’Anna nel paese di Caprio, realizzazione di Variante Urbanistica a Zero Consumo del Suolo e volta al recupero dell’esistente.
Numerosi gli interventi anche in campo culturale e turistico quali: pubblicazioni editoriali per la conservazione del dialetto locale, convenzioni con associazioni del territorio, supporto ad Eventi quali “Festival Passi e Parole lungo la Via del Volto Santo”, “BikeWay” di promozione del Cicloturismo, CastagnaBike, Presepe Vivente di Caprio. Progettazione Turistica coordinata tramite Punto Informazioni turistiche ad apertura regolare dotato di Centro Noleggio Bici, Ufficio Guide e Centro di Didattica Archeologica ed Ambientale nell’area della Pieve di Sorano, simbolo di Filattiera e monumento rilevante lungo la Via Francigena.