San Vito dei Normanni
San Vito dei Normanni è una città dell’Alto Salento, in terra di Brindisi. Immersa nel verde degli uliveti, dei vigneti e dei mandorleti, sorge a pochi chilometri dall’azzurro adriatico: nelle vicinanze del centro abitato si possono ancor oggi osservare alcuni ulivi secolari, vere sculture vegetali forgiate dalla natura e dal tempo ed alcuni interessanti insediamenti rupestri. In contrada Castello d’Alceste, sul punto più alto della città (119 metri sul livello del mare), è stato rinvenuto un insediamento messapico di circa 23 ettari riconducibile a due fasi storiche: la prima datata V-VI sec. a.C., la seconda VIII secolo a.C.. Sulla sommità è possibile ammirare un primo recinto con pietre a secco ed una recinzione più larga alla base della collina. Le strutture identificate appartengono a edifici a più vani di forma quadrangolare con copertura di frasche e altre con copertura di tegole di argilla, a testimonianza dell’evoluzione delle popolazioni che abitavano la zona.
Il suo territorio comunale, prevalentemente pianeggiante, costituisce il cuore della provincia di Brindisi: San Vito dei Normanni è infatti uno snodo viario fondamentale per raggiungere, a nord-ovest, i comuni della Valle d’Itria (Ceglie Messapica, Ostuni e Martina Franca), a est la città-capoluogo e le località balneari e, a sud, altri splendidi centri salentini costruiti in tipica pietra locale (Francavilla Fontana, Mesagne e Oria). San Vito dei Normanni, inoltre, dista pochissimo dalla riserva naturale di Torre Guaceto, rinomata oasi di interesse nazionale. San Vito dei Normanni, che ha dato i natali a Lanza del Vasto (filosofo, saggista, scrittore, poeta, pittore, scultore e musicista) e Leonardo Leo (uno dei più importanti musicisti del Settecento), è terra di fede e di pace, terra di musica e cinema. Ed è terra di legalità. Proprio al fine di rafforzare e accrescere la cultura della legalità e creare un’opportunità di sviluppo e di lavoro, con l’obiettivo di creare centri e luoghi di aggregazione al fine di combattere il disagio sociale, l’emarginazione, l’isolamento, la disoccupazione, il Comune di San Vito dei Normanni ha approvato un Regolamento che disciplina la concessione di beni confiscati alla criminalità organizzata al fine di realizzare attività sociali in senso ampio a servizio del territorio.
Di particolare rilievo la recente concessione a due cooperative del luogo, per dieci anni, di alcuni terreni agricoli confiscati. Il progetto rurale, denominato XFARM Agricoltura Sociale, ha l’obiettivo di trasformare un’azienda agricola confiscata alla criminalità, di proprietà pubblica, in una impresa rurale multifunzionale orientata ecologicamente e socialmente. L’agricoltura intensiva lascerà spazio all’agricoltura naturale e tradizionale con elementi di innovazione indispensabili per garantire la sostenibilità dell’impresa. L’economia illegale sarà sostituita da forme di economia comunitaria attente alla redistribuzione, all’inserimento lavorativo, all’educazione e all’impatto sociale.
Si stanno ripristinando 35 ettari di uliveto abbandonati da molti anni.
Manifesto, l’olio extravergine di oliva, il primo prodotto di XFARM, proviene in particolare da tre cultivar, la Picholine, la Nociara e la Leccino, ed è un extravergine di grande qualità, prodotto da olive sane, cresciute senza prodotti chimici, raccolte direttamente dalle piante e molite a freddo entro poche ore dalla raccolta: un fruttato medio con note di amaro e di piccante. Progressivamente, l’uliveto sarà riconvertito al biologico, sperimentando pratiche agricole sostenibili dal punto di vista ambientale e sociale.