Tollo
E’ difficile ricostruire le origini di Tollo in quanto i bombardamenti della seconda guerra mondiale arrecarono gravi danni a tutto il territorio distruggendo così molte testimonianze storiche ed architettoniche. Un’ipotesi vuole che Tollo fu fondata tra la fine dell’ XI e l’inizio del XII sec., durante la prima Crociata. Nel 1566 circa subì gli attacchi della pirateria turca, durante i quali si dice che avvenne il miracolo dell’apparizione della Madonna del Rosario che salvò Tollo.
La seconda guerra mondiale fu per Tollo, così come per tutta l’Italia, un vero cataclisma. Il 14 e il 15 dicembre tutto il popolo tollese fu costretto ad allontanarsi dal paese.
Tollo è stato l’unico paese d’Abruzzo a subire una simile distruzione tanto che venne chiamata la “ Cassino d’Abruzzo” perché solo questo comune della provincia di Frosinone ebbe la stessa sorte. La presenza di tante piccole unità ha fatto sì che nascessero intorno al 1960 cooperative per la produzione di pregiati vini quali il Montepulciano e il Trebbiano d’Abruzzo, noti in tutto il mondo.
L’Amministrazione Comunale di Tollo dal 2012, tra le sue prime azioni di programmazione ha proceduto alla revisione dell’attuale PRG. A questo scopo ha individuato e approvato nuovi indirizzi di pianificazione in linea con le tendenze più avanzate e europee in campo urbanistico, tendenze finalizzate alla tutela e sostenibilità del territorio e del paesaggio, al risparmio energetico e del suolo, alla promozione della bellezza e della bio architettura.
Tali nuovi indirizzi di pianificazione sono riassumibili nei seguenti semplici concetti: “Vogliamo costruire una “città del vino” dove si viva bene; dove il territorio rurale ed il paesaggio siano rispettati e tutelati; dove si incentivino e si valorizzino le produzioni agricole e in particolare quelle biologiche; dove si faccia un uso limitato e controllato dei prodotti chimici per l’agricoltura; dove si costruisca meno e meglio e con criteri di rispetto dell’ambiente e di risparmio energetico e del suolo; dove si possa sviluppare il turismo e l’accoglienza nella piena valorizzazione dei prodotti tipici e della cucina di qualità; dove si sostenga l’artigianato locale e la meccanica agricola; dove i rifiuti siano conferiti e smaltiti correttamente in modo da costituire una risorsa.” La revisione del piano si è basata sulla conoscenza dei caratteri ambientali e agricoli del territorio.
In particolare si è basata sulle analisi morfologiche, geologiche e della caratterizzazione vitivinicola del comprensorio della DOC “Tullum” riguardante la quasi totalità del territorio del Comune di Tollo. Le analisi sono state realizzate da professionisti dei vari campi di interesse, in particolare l’indagine sulla “Caratterizzazione vitivinicola del comprensorio DOC – Tullum –“ è stata realizzata dall’Università degli Studi di Milano. L’obiettivo di carattere generale della Variante è stato quello di garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente e l’adozione di uno strumento di pianificazione utile alla promozione di uno sviluppo sostenibile del territorio, ovvero un “piano di città del vino” che fissa gli elementi strutturali e invarianti di un tale sviluppo: tutela e valorizzazione del territorio agricolo e naturale, tutela del paesaggio e dei beni culturali, risparmio del suolo; (qualità del territorio) caratteri delle costruzioni, materiali e tecniche del “buon costruire”, risparmio energetico, bioedilizia; (qualità del costruire) sviluppo delle attività turistiche ed enogastronomiche e della cultura del vino; (qualità dell’economia).