L’opera di Boeri per il Festival del legno piace e c’è chi la considera già un simbolo della città.
Chi si scatta un selfie, chi si mette in posa, chi la immortala. Bella da vedere, l’installazione che già è lì, piace, ed è pure griffata. La Radura dello studio Stefano Boeri Architetti, lo stesso che a Milano ha realizzato le pluripremiate torri del Bosco Verticale, convince.
“E’ un’idea di spazio pubblico per la decongestione nel quale fermarsi, riposare, aspettare. E’ il progetto di uno spazio aperto con un perimetro permeabile, situato all’interno di uno spazio più vasto. E’ un dispositivo urbano per diluire l’intensità dei flussi e dei movimenti. Un’esperienza di atmosfera sonora in contrappunto con i ritmi urbani” spiegano da Stefano Boeri Architetti.
La Radura, voluta dal Comune, in particolare dall’assessore alla Cultura e alle attività economiche Matteo Ferrari, è stata realizzata grazie al lavoro di Tabu, Emmemobili, Fratelli Cappelletti, Arsagome e Demoenergia, i cinque sponsor dell’installazione stessa.