Consorzio Nazionale degli Olivicoltori
Via Piave, 8
00185 Roma (RM)
Tel. +39.06.83797234
Email: info@cno.it
Web: www.cno.it
Il Cno, acronimo di Consorzio nazionale degli olivicoltori, costiuito nel 1967, è la prima unione nazionale nel settore dell’olio di oliva in Italia, nata per svolgere servizi a favore delle imprese olivicole e valorizzare le produzioni nazionali.
Il Cno riunisce 30 organizzazioni di produttori a livello provinciale, interprovinciale e regionale. Gli olivicoltori aderenti sono 150.000 e gestiscono complessivamente circa 180.000 ettari di oliveti.
Il Cno è attivo nella trasformazione, valorizzazione e commercializzazione dell’olio extra vergine di oliva di alta qualità, attraverso i singoli soci, le cooperative aderenti e le OP (organizzazioni di produttori) operanti sul territorio.
Dal 2005 al 2015 il Cno ha conosciuto un’ulteriore svolta, attivando una progressiva qualificazione e diversificazione delle proprie attività.
Infatti, ha iniziato a realizzare i programmi di attività triennali finanziati dall’Unione Europea, mettendo al centro dell’attenzione i temi della tracciabilità, del miglioramento della qualità, dell’efficienza tecnica ed agronomica, della sostenibilità ambientale.
Oltre cinquant’anni di vita del CNO dimostrano che l’organizzazione è solida, ha radici profonde e può contare sull’autentica ricchezza di un rapporto lungo e fruttuoso con la base associativa.
Adesso per il CNO, però, è il momento di cambiare pelle : dalla fusione con l’organizzazione di produttori UNASCO, infatti, è nata ITALIA OLIVICOLA, una nuova organizzazione della prouzione olivicola del Bel Paese che rappresenta quasi il 60% degli olivicoltori italiani.
Una sfida importante che pone la nuova organizzazione come principale interlocutore del Governo nazionale e dell’Unione europea per i programmi specifici settoriali.
In tale ambito, rientrano il compito di contribuire all’attuazione del Piano olivicolo nazionale, le battaglie a tutela del panel test e dell’extravergine 100% italiano, le iniziative per contrastare problemi importanti come la Xylella.
Contestualmente si punta ad incidere nell’ambito degli organismi internazionali per promuovere un sistema legislativo armonizzato a livello globale, per contrastare le pratiche sleali nella filiera, per favorire una differenziazione della qualità dell’olio extra vergine di oliva che premi davvero le migliori produzioni e le eccellenze.