+T STUDIO
Corso Vittorio Emanuele, 108 – 83041 Aquilonia
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Un vecchio asilo, per ragioni di decrescita, lascia il posto ad una nuova attività: una casa della musica, piccola fabbrica del suono.
Una destinazione d’uso “proattiva”, ci auguriamo, dove si possa fare ascolto di qualità o inventarsi mestieri che qui non ci sono mai stati.
I caratteri dell’edificio sono essenziali, quasi archetipici pur rispettando le linee e gli ingombri del precedente edificio. I rimandi formali sono di origine rurale, echi degli essiccatoi di tabacco che ancora resistono, disseminati sul territorio.
L’edificio insiste sulla piazza principale del paese, dedicata a Marconi, primo trasportatore di onde sonore, quasi una quinta scenica che fronteggia in controcampo l’ordine gigante della chiesa matrice.
Le forti strombature che caratterizzano l’auditorium e la grande vetrata sono prese a prestito dagli edifici che cingono il perimetro della piazza.
Un mantello ligneo di larice siberiano, con due blocchi stereometrici a doppia falda costituisce i corpi di fabbrica principali: l’auditorium nel corpo basso e i laboratori nel corpo alto (qui un piano seminterrato con sale di registrazione e relative regie e sale prova).
La falda a sud, esasperata dalla necessità di massima captazione solare, apre lo spazio alla corte interna, in connessione con i volumi dell’auditorium e delle sale prova tramite una loggia porticata.
Al piano superiore si apre lo spazio della web radio, con uno spazio living che, dalla grande vetrata, racconta le attività interne, come lanterna comunitaria, focolare urbano.
La Casa della Cultura chiude l’infilata di piccole baracche che nel tempo hanno occupato il lato a valle della strada, vecchi “orti della guerra” oggi solo depositi, e si inserisce con la propria sagoma tra i corpi snelli di una edilizia civile onesta dei primi anni ’60 quasi a ribadire, dopo decenni, un segno architettonico di queste aree: un tetto posto nuovamente a chiusura dei corpi edilizi! Noi ne proponiamo un’interpretazione asciutta, rurale.
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