Calitri
Via Roma, 2 – 83045 – Calitri
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Il toponimo “Alatriom”, di origine Tirreno-Etrusca, era presente già nell’VIII sec a.C. .Nel corso dei secoli, con l’arrivo di nuove dominazioni, anche il nome cambia e diventa la romana Aletrium e, dopo altri secoli diventa Calitri. Il paese si è sviluppato sul fianco di una collina, iniziando dall’alto, dove c’era il castello e, scendendo a gradoni fino a ricoprirne la metà. La struttura urbanistica che, nel tempo, si è venuta a realizzare ha assunto una architettura fatta da mille finestre, logge, archi e da grotte profonde e suggestive. L’economia di Calitri è sufficientemente integrata tra una buona agricoltura, il commercio, l’artigianato, una modesta presenza industriale, una discreta presenza di impiegati pubblici, una ottima enogastronomia. I beni culturali presenti sono tanti ma citiamo solo i ruderi dell’abbazia di S. Maria in Elce del X sec e i ruderi del castello del XII sec. di origine normanna, che ospiterà il museo civico.
Il Comune di Calitri è proprietario di un intero quartiere denominato “Castello” in seguito al sisma del 23 Novembre 1980. Il Piano di Recupero ne prevede la ristrutturazione e ne destina l’uso solo per insediarvi strutture ed attività culturali. Almeno tremila anni di storia hanno lasciato tracce che il tempo non ha cancellato, anzi ha conservato e trasmesso fino a noi. Una necropoli del VI sec a.C. che ci ha restituito oltre 500 manufatti; utensili usati da generazioni di contadini; attrezzi usati da generazioni di artigiani che noi oggi chiamiamo “Antichi Mestieri”, insomma una quantità di oggetti che necessita di una sistemazione per lasciarli in eredità alle nuove generazioni. A tutto questo si aggiunge il Museo della Ceramica perché Calitri è antico centro ceramico tradizionale e di qualità proprio come ha riconosciuto il MISE. L’esposizione vuole contribuire a preservare e valorizzare l’arte della ceramica, che a Calitri ha tradizioni antichissime. Negli spazi espositivi sono conservati oggetti in ceramica e in terracotta risalenti al XVIII, XIX e XX secolo, prodotti nelle botteghe Calitrane. Si segnalano i pannelli in maiolica policroma, i vasi eseguiti al tornio e al lucignolo, i servizi di stoviglie e i pannelli modulari di svariati motivi decorativi. Una specifica sezione è dedicata alla produzione locale odierna, mentre nel percorso espositivo trovano spazio anche altri manufatti, in legno, ricamo e merletto. Calitri infatti è molto legata anche a questo tipo di arte, e numerosi sono i pezzi che testimoniano la squisitezza dell’estro artigiano di chi ne è depositario. Tutto questo rende necessario la realizzazione di un Museo Civico per farne “Il Luogo della Memoria” della “Gente Calitrana”. Un recupero, seppur molto parziale, c’è già c’è stato, ed è in fase di ampliamento rispetto alle necessità.
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