Lavello
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Lavello è un Comune di circa 13.000 abitanti situato nella Provincia di Potenza, nella zona del Vulture-Melfese e nella valle del fiume Ofanto. L’abitato di Lavello ha origini molto antiche, come testimoniano alcuni reperti risalenti all’età del Neolitico. Il toponimo deriva dal termine latino “Labellum” , usato per individuare l’abbeveratoio per il bestiame. Il paese sorge a metà tra le pianure pugliesi ed i pascoli del Vulture, e vanta diversi monumenti e luoghi di interesse archeologico.
Tra le Chiese di rilievo quella di Sant’Anna, risalente al 1537 con annesso convento dei Frati Minori Cappuccini che presenta, al suo interno, tele di pregio, tra cui quella di Sant’Anna, la Madonna della Stella, la Madonna degli Angeli e la tela dell’Annunciazione.
Tra le prime Chiese di Lavello quella di San Giovanni, della Santissima Annunziata e le chiese rurali di San Barbato, Maria della Foresta e del Bosco delle rose.
Il territorio lavellese è, dal punto di vista archeologico, fonte di situazioni storiche di pregio legate a tombe, santuari, nuclei di villaggi, abitazioni, strade che, soprattutto in epoca daunia, raggiungono un’enorme importanza.
La parte più antica del centro abitato è costituita dal centro storico denominato “Pescarello” che costituisce il primo nucleo medievale situato ad un’altura caratterizzata da diversi camminamenti sotterranei. La sua costituzione risale a prima dell’anno mille ed è stata oggetto di dominazioni barbariche e sede di abitazioni in epoca longobarda.
Anche quest’anno, dopo il successo della prima edizione, il Comune intende realizzare la sagra del calzoncello ( sagra du “cauzngidd”).
Si tratta di un prodotto tipico locale che affonda le sue radici nella tradizione lavellese e consiste in un raviolo con impasto di ricotta dolce, ricoperto con sugo di pomodoro.
L’evento, giunto alla sua seconda edizione, sarà realizzato anche quest’anno con il supporto di alcune associazioni locali, nella splendida cornice di Piazza Plebiscito, nel centro storico, di fronte al Palazzo di città, nella zona del Pescarello.
Il progetto permetterà, al contempo, la valoriazzazione del predetto Centro storico con i numerosi monumenti e reperti di pregio storico, architettonico e archeologico e la promozione di un importante prodotto della tradizionale alimentare della nostra Città che contribuisce a dare una connotazione all’identià culturale del nostro territorio. La tutela e la salvaguardia dei prodotti tipici, artigianali e tradizionali è un dovere delle Amministrazioni pubbliche che agiscono sul territorio perchè I prodotti tipici si configurano come esperienze gustative uniche, grazie al connubio di fattori umani, climatici e territoriali che ne sono alla base, oltre a costituire delle grandi e preziose risorse della nostra terra.
Il “calzoncello” quindi è gioia per il palato, frutto di un sapere e di un sapore antico, di alto valore artigianale, nutrizionale e dall’inconfondibile qualità organolettica. Tale prodotto è legato in modo indissolubile, alla storia ed alla cultura del nostro territorio, pertanto, con questo progetto di Valorizzazione e Promozione s’intende, da un lato, contrastare l’oblio dei prodotti tipici e tradizionali dall’altro risaltare l’intero territorio con conseguente richiamo in termini di attrazione turistica.
L’evento, infatti, prevede non solo momenti di degustazione enogastronomica, ma anche visite guidate ai monumenti ed ai musei e spettacoli ed intrattementi in chiave folkloristica.