Tropea
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Tropea, città dalla millenaria storia, libera da dominio feudale con l’eccezione di due brevissimi periodi, è denominata “La piccola Atene” per il suo eccezionale fermento culturale. Trae dal suo glorioso passato, ancor oggi vivissimo, uno dei principali elementi della sua identità.
La sua origine come vero centro abitato è da collocarsi intorno alle fasi finali dell’età Tardoantica.
La nascita e lo sviluppo della Massa Trapeiana – insieme di fondi rustici di proprietà della Chiesa di Roma – determina la formazione di una civitas con proprie cariche curiali e magistrature. Tra il IX ed il X secolo cade per tre volte sotto la dominazione araba. A partire dall’Alto Medioevo Tropea diviene una roccaforte protesa sul Tirreno, con un sistema difensivo con alte mura, porte fortificate e un Castello.
Tra le più belle località della Calabria, vanta un centro storico di particolare pregio ed un mare e delle spiagge mozzafiato. L’economia cittadina si basa essenzialmente sulla fiorente industria del turismo. Tra i suoi figli illustri il filosofo Pasquale Galluppi, gli antesignani della chirurgia plastica Pietro e Paolo Boiano, l’annunciatore di ecumenismo Vincenzo Lauro, il Beato Francesco Mottola, l’attore Raf Vallone e il pittore Albino Lorenzo. Tropea, “Perla del Tirreno”, incanta chiunque la visita e ad ispirare artisti e scienziati. Di recente lo scienziato Jonathan Cormier ha conferito ad una purissima superlega metallica di sua ideazione destinata all’aeronautica il nome Tropea quale omaggio alla purezza del suo mare.
La Parata Storica rievocante la Liberazione di Tropea del 1615 celebra una fase peculiare ed esclusiva della storia della città di Tropea. Tutto nasce nell’estate del 2015 per idea dell’associazione storico-culturale Libertas che in occasione del 4° centenario di quell’evento dal significato importante per la storia tropeana, diede vita a questa manifestazione. Con questa celebrazione, istituzionalizzata al Comune di Tropea nel giugno del 2019, si vogliono valorizzare le ragioni che furono alla base del Reale Rescritto di Valladolid del 23 agosto 1615 per mezzo del quale fu annullato l’atto di vendita, impedendo così il tentativo di infeudamento di Tropea e dei sui casali a favore del Principe di Scilla Vincenzo Ruffo. Tropea, infatti, fu ritenuta invendibile grazie alla sua rinomata: Antichità, Bellezza e Nobiltà. In quell’occasione il popolo tropeano senza distinzioni di ceto si unì nella lotta per l’interesse comune e per l’autonomia del suo status di città libera e demaniale. La forza della ragione e la fiducia nella legalità prevalsero sulle ingerenze esterne di funzionari corrotti e di feudatari avidi e senza scrupoli. Questa epopea è stata tramandata da eminenti storici e da recenti documenti d’archivio rinvenuti in Spagna, nonché da testimonianze artistiche e architettoniche presenti sul territorio. Grazie al sinergico connubio fra diverse associazioni locali e col patrocinio dei comuni del comprensorio, nella suggestiva cornice del Centro Storico di Tropea il corteo dei figuranti in costume d’epoca farà rivivere la Tropea del ‘600, insieme ad altre attrattive musicali e teatrali che diletteranno il vasto pubblico di turisti e di cittadini ben consapevoli dell’importante retaggio ereditato dalla millenaria storia tropeana.
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