Parco Archeologico di Paestum e Velia
Via Mgna Grecia, 919 – 84047 – Capaccio Paestum
Tel. 0828 811023
pa-paeve@beniculturali.it
www.museopaestum.beniculturali.it
Quando, nel ‘700, i primi viaggiatori europei visitarono il sito di Paestum, non sapevano cosa pensare dello stile dei templi dorici, così diverso dal gusto del tempo. Ma proprio l’alterità di questi edifici, e della comunità che li realizzò, stimolò quel fascino che il sito tutt‘ora esercita. Più a sud, sulla costa del Cilento, un altro luogo raccoglie l’eredità della Magna Grecia: è Velia, la patria della scuola eleatica di Parmenide e Zenone il cui pensiero presocratico sull’Essere, ancora oggi vive nelle correnti filosofiche sull’Umanesimo. Le storie di Paestum e Velia con i loro personaggi, monumenti e manufatti antichi, rappresentano testimonianze aventi valore di civiltà che il Parco archeologico si impegna a tutelare, valorizzare e comunicare ai cittadini di tutto il mondo. Dal 2014, all’indomani della riforma del sistema museale voluta dal ministro Dario Franceschini, si è disegnata una nuova stagione per il Parco archeologico di Paestum, ora ufficio dirigenziale dotato di autonomia finanziaria e gestionale. Ponendosi come obiettivo la crescita e il rilancio della produttività del proprio patrimonio, il Parco si è dotato di una peculiare identità e di strumenti amministrativi per il potenziamento delle azioni di tutela e valorizzazione e per la creazione di rapporti con l’esterno, con le comunità locali, con i privati cittadini e con le imprese. Stesso destino si sta definendo per il sito di Velia, annesso all’autonomia pestana dall’inizio di quest’anno, così da poter gestire, secondo una programmazione unitaria, le principali realtà archeologiche dell’area meridionale della Campania. I risvolti di queste nuove strategie sono tutt’ora in divenire e riflettono il dibattito critico sul mutato ruolo delle istituzioni museali nella nostra società. Così, il Parco Archeologico di Paestum e Velia è diventato uno scenario attivo, uno spazio attrattore, una realtà partecipata e inclusiva che ha saputo trasformare lo stupore versoi monumenti antichi in strumenti identitari perle comunità locali e combustibili per lo sviluppo economico dei territori. I numeri sono davvero sorprendenti, in particolare se si leggono nella chiave dell’archeologia circolare, concetto complesso adottato al Parco che alimenta un nuovo approccio alla ricerca, alla condivisione dei risultati e alla fruizione del patrimonio archeologico per l’elaborazione di nuove forme di interazione tra beni e paesaggi culturali e comunità locali. Un primo fondamentale dato riguarda l’incremento del +50% del numero di visitatori nel periodo2016-2020: ad attirare il pubblico, oltre ai monumenti antichi, anche un fitto calendario di eventi, laboratori didattici, visite tematiche, mostre e visite ai cantieri di scavo e di restauro. Particolarmente efficace è la comunicazione online attraverso i canali social e il sito web del Parco che mira a coinvolgere i follower in un progetto culturale di più ampio respiro, in cui ognuno è protagonista. Direttamente proporzionale al dato dei visitatori è anche l’aumento degli introiti che derivano dalla bigliettazione del Parco che, unito ai finanziamenti ministeriali, ai fondi europei e al fundraising, è stato nuovamente investito in ricerche, scavi, restauri, progetti di valorizzazione e promozione. Dal 2016 ad oggi, il Parco ha realizzato interventi per un totale di 20 milioni di euro, dando così un forte impulso all’economia. Nella fruizione, invece, si è mirato a coinvolgere un pubblico sempre più diversificato, abbattendo barriere fisiche, economiche e mentali e ampliando così l’accessibilità e l’inclusione al patrimonio culturale. L’eccellenza che il Parco sta realizzando in questi anni, dunque, trae origine dalla bellezza e dalla memoria del passato di Paestum e Velia e, attraverso la virtuosa collaborazione tra soggetti pubblici e privati e grazie a un’efficace programmazione degli investimenti, si evolve in altro: in un futuro possibile pieno di ricchezza, speranza e creatività per il benessere dei cittadini e dei territori locali.
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