BABELSCAPE
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L’università italiana esprime eccellenze nella ricerca in tutte le aree della scienza, come dimostrato in anni recenti dai numerosi vincitori di grant ERC (European Research Council), fondi milionari finanziati individualmente a ricercatori che eccellono nel loro campo.
Nell’ambito dell’informatica e, in particolare, dell’Intelligenza Artificiale colpisce la storia di Roberto Navigli, professore ordinario presso l’Università di Roma “La Sapienza” e in forze al Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale (DIAG).
Il prof. Navigli, con un’esperienza ventennale nell’ambito del Natural Language Processing (NLP) e della linguistica computazionale multilingue, è stato proprio quest’anno a capo della più importante conferenza mondiale dell’area, ACL.
Negli ultimi dieci anni ha vinto ben due prestigiosi grant ERC – per un totale di quasi 3 milioni di euro – grazie ai quali ha creato “Sapienza NLP”, un gruppo di ricerca di livello internazionale composto da decine di dottorandi e ricercatori. Proprio la capacità di ideare algoritmi innovativi per comprendere il significato espresso in lingue anche molto diverse (dall’italiano all’inglese, dal cinese all’arabo) hanno portato il team a creare il più grande dizionario enciclopedico multilingue elettronico, BabelNet, e a proporre sofisticate tecniche di disambiguazione neurosimbolica che permettano di associare ai testi i concetti più rilevanti (e non più le parole), eliminando l’ambiguità che caratterizza intrinsecamente i linguaggi naturali e aprendo le porte alla traduzione automatica semantica.
Siamo intorno al 2015 quando il prof. Navigli entra in contatto con importanti realtà istituzionali italiane ed europee, tra cui la Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’ente che si occupa della registrazione dei marchi a livello europeo, lo European Union Intellectual Property Office. In breve tempo, diventa chiaro che, per poter realizzare appieno la cosiddetta terza missione dell’università, è necessario abilitare il trasferimento tecnologico mediante la fondazione di una spin off universitaria: nel 2016, senza finanziamenti esterni, nasce Babelscape, azienda a forte vocazione di ricerca scientifico-industriale. Nel tempo l’azienda è cresciuta organicamente ed è un fiore all’occhiello dell’ecosistema di spin off Sapienza. Proprio quest’anno l’UE ha premiato i progetti del prof. Navigli includendoli tra i 15 progetti – scelti tra i 10000 finanziati negli ultimi 15 anni – grazie ai quali l’ERC ha trasformato la scienza (“15 projects through which the ERC transformed science”) ed esplicitando in un’intervista che per conferire il riconoscimento è stata essenziale la capacità di fare impresa innovativa in Europa a partire dalla ricerca. Babelscape è infatti un’azienda atipica, in quanto mette al centro proprio la ricerca scientifica oltre l’attuale frontiera della conoscenza, così da poter proporre prodotti innovativi di Intelligenza Artificiale attraenti sia per società italiane che per aziende “unicorno”.
La ricerca industriale svolta nei primi anni di vita dell’azienda ha già portato alla pubblicazione di 11 articoli scientifici nelle conferenze di più alto livello nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale e dell’NLP.
Babelscape può vantare 5 posizioni di dottorato attive presso “La Sapienza”, permettendo ai suoi ricercatori – alcuni dei quali attratti anche da altri paesi europei – di beneficiare di un percorso sinergico con il mondo della ricerca accademica.
Babelscape partecipa anche a progetti europei, come knowGraphs, il cui scopo è ideare soluzioni innovative nell’ambito dei knowledge graph, una tematica che, insieme al deep learning, permetterà di rendere spiegabili e responsabili i comportamenti dei sistemi di Al del futuro.
Il rapido successo di Babelscape è una chiara dimostrazione della rilevanza della ricerca scientifica e del trasferimento tecnologico e del forte impatto che hanno sul territorio e sull’evoluzione e la competitività dell’intero sistema Paese.