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Nuova Cantina Pieropan
A nord del centro storico di Soave, non lontana dal famoso castello, la cantina Pieropan è collocata alle pendici di un teatro collinare storicamente interessato dalla coltivazione della vite e dell’ulivo.
Un’architettura che, su richiesta della committenza, doveva essere fortemente integrata nell’ambiente e perfettamente adattata alla tecnologia sempre più affinata dei metodi di vinificazione.
Vigneti, boschi, frutteti e massicciate, andamento sinuoso delle colline e dei terrazzamenti, formano un insieme di riferimenti morfologici ripresi nel progetto per integrare manufatto e paesaggio. A livello planimetrico l’edificio con il suo disegno allude infatti volutamente alla sinuosità delle colline circostanti, grazie alle curvature del fronte principale.
L’idea progettuale è semplice: sollevare un lembo del pendio e “nascondervi” il considerevole volume, oltre 60.000 mc, necessario allo svolgimento dell’attività vitivinicola. Una scelta quella ipogea, che non è dovuta ad un approccio progettuale timido, ma che nasce dalla consapevolezza della fragilità del paesaggio e dalla forte volontà d’integrare questa realtà produttiva nel territorio.
A livello prospettico una “lama sottile” aggiunge semplicemente un’altra piega al corrugamento del pendio, segnato e caratterizzato dall’incessante lavoro dell’uomo che ha modificato quest’ambiente incidendo i declivi con gli storici terrazzamenti. L’architettura sinuosa dell’unico lungo fronte sostituisce così visivamente una balza del terreno. Il trattamento della sua superficie sfaccettata con un particolare rivestimento in pietra calcarea locale, rimanda ad un altro elemento tipico del territorio della bassa Lessinia, gli “affioramenti rocciosi” in basalto colonnare.
L’articolazione interna degli spazi si basa sul ciclo produttivo proprio dell’azienda, così come la scelta di impostare la struttura su un unico livello esalta la stretta relazione tra organizzazione degli spazi e produzione, limitando le aree di lavorazione esterne.