Galleria Nazionale delle Marche
Piazza Rinascimento, 13 – 61029 Urbino (Pu)
Tel. 0722 2760
gan-mar@cutlura.gov.it
www.gallerianazionalemarche.it
La Galleria Nazionale delle Marche è stata istituita nel 1912 con la consegna delle opere dell’Istituto di Belle Arti e del Palazzo Ducale di Urbino ad un conservatore che ne assunse la tutela.
Le esigue collezioni iniziali, provenienti dalle sedi degli istituti soppressi in attuazione del decreto Valerio, vedono un primo notevole incremento tra il 1915 e il 1933, con l’ingresso di opere d’arte, come la Flagellazione e la Madonna di Senigallia di Piero della Francesca, i dipinti di Giovanni Santi e Timoteo Viti, lo Stendardo di Signorelli ecc. Nel 1927 lo Stato riconosce l’importanza della Galleria marchigiana inviando ad Urbino un’opera di Raffaello – Ritratto di Gentildonna detta La Muta – e, anni dopo, quattordici delle ventotto tavole raffiguranti gli Uomini illustri, già nel celebre Studiolo di Federico da Montefeltro. Ulteriore arricchimento delle collezioni è avvenuto tramite le donazioni come le due recenti volute dallo scrittore urbinate Paolo Volponi (1991) e dai suoi eredi (2003). La Galleria ha inglobato anche lo storico Lapidario, un’interessante raccolta epigrafica collezionata dall’archeologo Raffaele Fabretti ed ospitata, fin dal 1756, nel Palazzo Ducale.
La storia della Galleria è strettamente legata al recupero del palazzo. Nel 1939 viene nominato direttore Pasquale Rotondi al quale si deve il primo studio storico sull’edificio condotto anche tramite rilevi ed indagini, che sono stati fondamentali, insieme alla ricerca storica, per conoscerne i segreti dello spazio, architettonico e pittorico.
Con il D.M. 27 novembre 2014, il Ministero della Cultura riconosce alla Galleria Nazionale delle Marche, prima dipendente dalla soppressa Soprintendenza Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche, lo status di museo autonomo.
La missione della Galleria è quello di svolgere attività di tutela e valorizzazione del proprio patrimonio architettonico e storico-artistico a testimonianza del tessuto culturale – ricco, complesso e articolato – della regione Marche. A tal fine è fondamentale, alla propria attività, lo studio, l’allestimento, la comunicazione e la presentazione al pubblico delle collezioni nella suggestiva cornice del monumento e del paesaggio.
Con la riforma degli istituti museali, la Galleria Nazionale delle Marche ha ottenuto quel grado di autonomia che le permette perseguire pienamente, ed in maniera più celere, i propri obiettivi.
In particolare, negli ultimi anni, si è lavorato sul fronte della valorizzazione del patrimonio, con mostre strettamente connesse al contesto territoriale ma proiettate agli ampi legami che questo ha avuto, sia a livello nazionale che internazionale: è il caso delle mostre raffaellesche (Raffaello e gli Amici di Urbino e Sul filo di Raffaello) di quella dell’anniversario federiciano (Federico da Montefeltro e Francesco di Giorgio Martini: Urbino crocevia delle arti) e come sarà, nel prossimo futuro, l’importante mostra su Federico Barocci, prevista per il 2024. Sullo stesso fronte, è stata messa in atto una campagna di incremento delle collezioni tramite acquisti e depositi da enti pubblici e privati, che ha mirato non tanto alla crescita numerica dei pezzi, quanto a sanare le lacune del racconto museale.
Parallelamente, si è compiuto un ulteriore step nella riacquisizione degli spazi del Palazzo Ducale, con il recupero di un’ulteriore ampia porzione degli ambienti del secondo piano. All’ampliamento dell’esposizione ha corrisposto anche il riallestimento delle sale dell’Appartamento Roveresco e, su questa esperienza, si sta procedendo alla rifunzionalizzazione del piano nobile che procederà per sezioni, permettendo così di non interrompere la fruizione del museo.
I molti lavori intrapresi, in parte già realizzati e parte da svolgere entro il 2025, corrisponde un nuovo assetto museologico e museografico dell’intero istituto, integrata da un aggiornato ed inclusivo corredo di supporti alla visita e nuovi strumenti di comunicazione digitali, tanto on site che online.