MUSEO NAZIONALE DEL BARGELLO
Via del Proconsolo, 4 – 50122 Firenze (Fi)
Tel. 055-0649440
mn-bar@cultura.gov.it
www.bargellomusei.beniculturali.it
Il Museo Nazionale del Bargello ha sede nell’antico Palazzo del Podestà di Firenze che, con regio decreto del 22 giugno 1865, fu trasformato nel primo Museo Nazionale italiano, e dedicato alle arti del Medioevo e del Rinascimento.
L’edificio, da secoli trasformato in carcere e poi abbandonato, era stato da poco integralmente restaurato, anche grazie al ritrovamento, nell’antica cappella del palazzo, del celebre ritratto ad affresco di Dante -ricordato da Giorgio Vasari nella biografia di Giotto – ancor oggi visibile nella restaurata Cappella della Maddalena.
In seguito, sono confluite nel Palazzo alcune delle più importanti opere di Ghiberti, Donatello, della Robbia, Verrocchio, Michelangelo, Cellini e Giambologna provenienti in gran parte dalle raccolte mediceo-granducali. Una visita al Bargello svela le opere iconiche del Rinascimento, declinate nelle principali tecniche scultoree come il bronzo e il marmo. Le formelle con il Sacrificio di Isacco, realizzate nel 1401 da Filippo Brunelleschi e Lorenzo Ghiberti, il San Giorgio e l’Amore-Attis di Donatello, i David di Donatello e di Verrocchio, la Dama col mazzolino di Verrocchio, le opere di Michelangelo – dal Bacco al Bruto, dal Tondo Pitti al David-Apollo – il Busto di Cosimo I e il Narciso di Benvenuto Cellini, il Mercurio volante del Giambologna insieme ai suoi bronzetti.
La tecnica della terracotta invetriata, perfezionata dai della Robbia nel Quattrocento, è illustrata con oltre ottanta rilievi, statue e tondi policromi.
Il Bargello è stato inoltre arricchito con superbi esemplari di maioliche, cere, smalti, medaglie, avori, arazzi, sigilli e tessuti, anche questi provenienti in parte dalle collezioni medicee, in parte dai monasteri soppressi e da collezioni private. Fra i lasciti più rilevanti si ricorda la donazione di Louis Carrand, antiquario di Lione, che nel 1888 legò al Bargello la sua raccolta di oltre 2000 opere di arti decorative e di pitture.
Oggi, i visitatori del Museo Nazionale del Bargello possono godere di un’esperienza di visita assai ampia e articolata, tra capolavori assoluti e rarità poco note, con progetti di restauro e di allestimento curati con profondità e rigore scientifici. In questi anni, anche grazie ad una politica di costante ampliamento dell’orario di apertura, essi hanno varcato sempre più numerosi la soglia dell’antico Palazzo del Podestà.
Attività di conservazione e attività di promozione del patrimonio procedono costantemente di pari passo.
Tra le mostre organizzate regolarmente al museo, “La fabbrica della bellezza” (2017) è stata insignita della medaglia del Presidente della Repubblica, mentre “Donatello. Il Rinascimento”, realizzata in partnership con la Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze (2022), ha vinto l’Apollo Award per la miglior mostra dell’anno. Per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri (2021) il museo e l’Università degli Studi di Firenze hanno organizzato una mostra sulla fama della Commedia nella Firenze del Trecento, che ebbe il suo culmine nel ritratto di Dante affrescato nella cappella del Bargello.
Durante le chiusure forzate dovute alla pandemia da Covid-19 si è compiuto il grande restauro dell’intero paramento lapideo del palazzo, mentre nell’immediato futuro molte sale saranno riallestite (Maioliche, Islamica, Medagliere e Barocca), dopo la Cappella, Sagrestia e Sala degli Avori (2021), con teche all’avanguardia per la presentazione e la conservazione dei fragili manufatti.
Il Museo Nazionale del Bargello però non è impegnato soltanto in grandi progetti: la stessa cura viene dedicata al rapporto diretto e quotidiano con i visitatori, non solo internazionali ma anche del territorio, tramite la realizzazione di laboratori didattici per bambini e famiglie, offerti gratuitamente.
Dal 2015, il Bargello è capofila dei Musei del Bargello, istituto dotato di autonomia speciale che comprende anche Cappelle Medicee, Orsanmichele, Martelli e Davanzati.