CALCIO
Gigi Buffon
Campione straordinario, un vero e proprio predestinato. In verità, la sua carriera nelle giovanili nasce giocando nel ruolo di centrocampista, ma dal giorno in cui ha indossato i guanti da portiere per la prima volta a 14 anni poi si è sempre schierato in mezzo ai pali, facendo le fortune delle squadre in cui ha militato. “Questo è un fenomeno, eravamo senza parole”, è stato Nevio Scala, allenatore del Parma che lo ha fatto esordire in Serie A nel 1995 non ancora maggiorenne, a sintetizzare l’ineluttabilità della sua sfolgorante avventura nel mondo del calcio. Protagonista assoluto nel quarto di secolo in cui è sceso in campo, la sua storia sportiva rimarrà per sempre legata ai successi con le maglie di Parma e Juventus, grazie alle quali diventa il calciatore italiano più vincente di sempre. Ma è con quella azzurra che diventa un’icona del calcio mondiale. La FIFA World Cup 2006 alzata al cielo di Berlino lo rende per i tifosi italiani, e non solo, un eroe immortale e uno degli atleti più conosciuti e apprezzati in tutto il pianeta. In azzurro si trasforma in Superman, frantumando record di ogni tipo, a parte da quello delle presenze all-time: ben 176 (addirittura 209 contando anche le Nazionali giovanili). Una storia epica, iniziata dalle da giovanissimo (vince anche l’Europeo Under 21 nel 1996 e i Giochi del Mediterraneo nel 1997) e poi sbocciata in Nazionale maggiore nella gara, giocata sotto la neve di Mosca contro la Russia, valida per lo spareggio qualificazione al Mondiale del 1998. Parlando di sé, si è descritto come persona leale e sempre a disposizione dei compagni. Due doti che gli hanno riconosciuto sia all’interno dello spogliatoio sia in campo tutti gli avversari. Personalità e carisma hanno rappresentato la cifra della sua carriera, interpretando al meglio un ruolo, quello del portiere, dove il concetto di responsabilità può diventare schiacciante. Anzi, ha fatto di più: ha elevato al massimo tutte le qualità necessarie per essere un ottimo portiere come i riflessi, la continuità e la comunicazione con i compagni. Fondamentali in cui ha eccelso fino a innalzarsi al rango di leggenda. Le sue gesta sportive sono state narrate ovunque e il suo amore viscerale per il calcio è stato preso ad esempio per crescere nuove generazioni di calciatori. Una passione pura, che ha ispirato anche il messaggio che ha scritto sui social per annunciare il suo addio al calcio giocato: “Mi hai dato tutto. Ti ho dato tutto. Abbiamo vinto insieme”.