Daniele Santi
Effetti cronici di Vardenafil su infiammazione endoteliale e testosterone
È ormai ampiamente dimostrato come il diabete mellito di tipo 2 sia una condizione cronica associata a disfunzione endoteliale. Questa, infatti, è una delle conseguenze più rilevanti del diabete di tipo 2, che, cronicamente, porta alle note complicanze micro- e macro-vascolari potenzialmente letali correlate alla patologia. Alla base di questa disfunzione endoteliale, un ruolo chiave è svolto dalla riduzione del rilassamento muscolare vascolare mediato dall’ossido nitrico (NO).
Gli inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 (PDE5i) sono una famiglia di farmaci attualmente commercializzati per la disfunzione erettile. Tuttavia, questi farmaci sono stati scoperti negli anni ’90 in studi clinici svolti al fine di valutarne l’efficacia da un punto di vista cardiovascolare. Tali farmaci, infatti, agiscono a livello molecolare, aumentando i livelli di NO attraverso l’inibizione dell’enzima deputato alla sua degradazione.
Pertanto, lo scopo dello studio era quello di valutare se questi farmaci possono avere un ruolo proprio su quella funzione endoteliale che viene alterata in caso di diabete mellito di tipo 2. In particolare, lo studio si prefiggeva di indagare se il trattamento cronico a lungo termine con uno dei PDE5i commercializzati (ovvero vardenafil) migliorasse la funzione endoteliale sistemica in uomini diabetici.
È stato condotto uno studio clinico prospettico, randomizzato, controllato con placebo, in doppio cieco. In totale, sono stati arruolati 54 pazienti maschi affetti da diabete mellito di tipo 2, diagnosticato negli ultimi 5 anni e associato a disfunzione erettile. In tutto, 26 e 28 pazienti sono stati assegnati rispettivamente ai gruppi verum e placebo. Lo studio consisteva in una fase di arruolamento, una fase di trattamento di 24 settimane (vardenafil/placebo 10 mg due volte al giorno) e una fase di follow-up di ulteriori 24 settimane.
Durante lo studio sono stati valutati i seguenti parametri: International Index of Erectile Function 15 (IIEF-15), dilatazione flusso-mediata (FMD), interleuchina 6 sierica (IL6), endotelina 1 (ET-1), gonadotropine e testosterone (misurata mediante cromatografia liquida/spettrometria di massa tandem che rappresenta il gold-standard per la misurazione degli ormoni steroidei).
I risultati dello studio hanno mostrato, come atteso, un significativo miglioramento della funzione erettile durante il trattamento misurata mediante il questionario IIEF-15.
Oltre al noto effetto della PDE5i sulla funzione sessuale, questo studio ha, inoltre, dimostrato che questi farmaci possono migliorare la funzione endoteliale. Infatti, due marcatori biochimici e clinici della funzione endoteliale, come FMD e IL6, sono significativamente migliorati alla fine del trattamento. Inoltre, la FMD mostrava una significativa correlazione con i livelli sierici di testosterone.
Inaspettatamento, i livelli sierici di testosterone sono aumentati significativamente durante il trattamento con vardenafil, rientrando nei range di riferimento quando sono stati considerati i soli pazienti con ipogonadismo all’inizio dello studio (n=13).
L’aumento dei livelli di testosterone non era associato a una variazione delle gonadotropine, suggerendo un effetto diretto dei PDE5i sulla steroidogenesi. Infine, il trattamento cronico con vardenafil non ha prodotto effetti collaterali rilevanti.
In conclusione, questo è il primo studio clinico in doppio cieco, controllato con placebo, progettato per valutare gli effetti del trattamento cronico del vardenafil non sulla funzione sessuale, ma sui parametri relativi alla salute endoteliale e sugli ormoni sessuali in pazienti affetti da una malattia cronica come il diabete mellito di tipo 2.
In particolare, abbiamo dimostrato come i PDE5i cronicamente somministrati migliorino i parametri endoteliali e, negli uomini ipogonadici con diabete di tipo 2, i livelli sierici di testosterone. Questa è la prima dimostrazione che il vardenafil somministrato cronicamente è efficace nel migliorare i parametri endoteliali nei pazienti con diabete di tipo 2.
Inoltre, questa è la prima volta in cui la terapia cronica con vardenafil mostra un significativo effetto benefico sulla funzione testicolare, migliorando l’ipogonadismo negli uomini diabetici con ipogonadismo. Tuttavia, questo effetto endoteliale protettivo non dovrebbe essere necessariamente limitato al genere maschile, seppure a oggi non ci siano studi che abbiano valutato lo stesso effetto nel genere femminile.