Luigi Marano
La forza della presa predice la durata della degenza ospedaliera in un contesto chirurgico addominale: il ruolo della fragilità oltre l’età
Negli ultimi decenni si è registrato un aumento degli interventi chirurgici nelle persone più anziane. Ricerche recenti hanno evidenziato che, nella popolazione anziana, l’età di per sé non costituisce un fattore di rischio prognostico per le complicanze post-chirurgiche, inclusa la durata di degenza ospedaliera.
Al contrario, è la fragilità funzionale a rappresentare un fattore di rischio significativo. La fragilità è definita come uno stato di diminuita riserva fisiologica, complesso, multidimensionale, che riduce la resilienza e la capacità adattiva dell’individuo, rendendolo particolarmente vulnerabile a vari stress. Questo concetto è sempre più riconosciuto come determinante per gli esiti in salute, soprattutto nei pazienti sottoposti a interventi chirurgici maggiori. È stato dimostrato che i pazienti anziani fragili presentano un rischio maggiore di sviluppare complicanze postoperatorie e di prolungare la degenza.
Tuttavia, la fragilità è spesso mal interpretata in ambito chirurgico, non viene identificata adeguatamente ed è frequentemente confusa con un normale segno dell’invecchiamento. Di conseguenza, l’età cronologica diventa il principale parametro di valutazione dei pazienti chirurgici, mentre la fragilità, indipendentemente dall’età cronologica, rimane sottovalutata. Molto interessante è, infatti, proprio una ricerca che ha dimostrato come la fragilità sia diffusa persino nei giovani adulti (18-65 anni), provando scientificamente di fatto la distinzione netta tra lo status di “anziano” e lo status di “fragile”. I pazienti definiti “fragili” presentano almeno il 50% di probabilità in più rispetto ai non fragili di sviluppare complicanze dopo un intervento chirurgico, con impatti rilevanti non solo sulla salute, ma anche sull’economia sanitaria.
Questa situazione sottolinea l’importanza per i chirurghi di valutare attentamente la fragilità del paziente prima di ogni intervento. Per affrontare questa sfida, la presa di decisioni dovrebbe coinvolgere una Valutazione Geriatrica Globale (Comprehensive Geriatric Assessment), che esamina aspetti cognitivi, funzionali, nutrizionali, socioeconomici ed emotivi del paziente.
I professionisti sanitari, specialmente i chirurghi, dovrebbero spostare la loro attenzione dall’età cronologica a una valutazione globale della salute e del benessere del paziente, adottando un approccio multidisciplinare che coinvolga geriatri, anestesisti, specialisti in terapia intensiva, infermieri, terapisti e dietisti. Questo approccio può trasformare la fornitura di cure individualizzate ai pazienti anziani sottoposti a interventi chirurgici.
Attualmente esistono diversi strumenti per valutare la fragilità, ma manca un metodo standardizzato e convalidato per la valutazione o lo screening peri-operatorio. Un indicatore di fragilità più accessibile potrebbe essere di grande utilità nell’ambito chirurgico, consentendo un’applicazione clinica immediata. In questo contesto, la forza muscolare (HGS) misurata si rivela un indicatore utile di fragilità.
L’HGS è una misura pratica e oggettiva della forza muscolare globale, ed è considerato parte integrante della valutazione geriatrica multidimensionale. Nonostante ciò, il suo impiego in ambito chirurgico non è stato ancora validato con rigore. Fattori come età e sesso influenzano notevolmente l’HGS in individui sani, con un declino progressivo della forza associato all’avanzare dell’età e valori generalmente inferiori nelle donne. È interessante notare che l’HGS ha dimostrato di poter prevedere la durata del LOS in alcuni pazienti chirurgici e oncologici, ma non è chiaro se tale correlazione sia applicabile anche ai pazienti di chirurgia addominale.
Alla luce di queste evidenze, gli obiettivi di questo studio sono stati: (1) determinare la prevalenza della fragilità nei contesti di chirurgia generale e oncologica, indipendentemente dall’età; (2) valutare la validità predittiva dell’HGS per il LOS e la sua relazione con la fragilità nel suo insieme. Abbiamo a tale scopo condotto uno studio retrospettivo su soggetti sottoposti ad interventi chirurgici addominali. Sono stati inclusi solo i soggetti con valutazioni cognitive, funzionali e nutrizionali complete e con una misurazione della forza muscolare (HGS) disponibile al momento del ricovero.
Collettivamente lo studio ha mostrato che la maggior parte della popolazione che si sottopone a chirurgia addominale è fragile.
La forza muscolare, misurata tramite la dinamometria della presa manuale, è un forte predittore del LOS nel setting chirurgico. La misurazione della forza muscolare è semplice, oggettiva ed economica e fornisce informazioni prognostiche per gli esiti chirurgici.