Ariccia
Lazio
L’antica Ariccia fu città capo della lega Latina e insigne municipio romano, che detta i natali alla famiglia materna di Augusto, tramite la madre Azia, progenitrice della Gens Julia. Attraversata dalla via Appia Antica, conserva numerose testimonianze archeologiche.
Dopo la decadenza dell’impero romano, lentamente la popolazione locale arretrò verso l’acropoli. Dal 981 divenne feudo della potente famiglia dei Conti di Tuscolo, quindi dei Malabranca, passando poi sotto la giurisdizione dei Monaci di Grottaferrata.
Nel 1473 entrò in proprietà dell’importante casata romana dei Savelli che avviarono la ricostruzione dell’abitato distrutto, dotandolo di servizi e adeguate fortificazioni. Soltanto nel XVII secolo la cittadina potè acquisire un decoro e una struttura urbanistico-architettonica di notevole razionalità e qualità formale, per l’acquisto dell’intero feudo da parte dei Chigi nel 1661 , grazie anche al sostegno di Papa Alessandro VII (1655-1667).
Caso eccezionale nella storia dell’urbanistica, il borgo fu completamente riprogettato e attrezzato dal genio architettonico di Giovan Lorenzo Bernini che, non solo completò il Palazzo Chigi, progettò la piazza di Corte, il complesso dell’Assunta, gli Stalloni, ma addirittura sistemò la viabilità interna e qualificò il tessuto edilizio con la costruzione di una serie di monumenti di cospicuo pregio architettonico.
Nel 1854 venne inaugurato il Ponte Monumentale, una delle più grandiose opere di ingegneria dello Stato Pontifico, realizzato su commissione di Pio IX (1846-1878) per migliorare il collegamento dei centri sulla Via Appia.
Ai primi del ‘900 risalgono le eleganti villette liberty sulla via Appia, che ne hanno fatto punto di riferimento residenziale per la borghesia romana. Ariccia è il borgo incantato a due passi da Roma, dove godersi il gusto delle Osterie e vedere nuove cose.
Pochi altri centri storici in Italia possono vantare un connubio così duraturo e riuscito tra gastronomia ed arte, tradizioni ed esperimenti, senza perdere il fascino della genuinità. L’ospitalità del luogo è sempre stato un tratto distintivo sin dai tempi remoti, e non potrebbe essere altrimenti se si pensa che le sue specialità gastronomiche ed enologiche richiamano ogni anno turisti da tutto il mondo, accolti con la cornice dello straordinario patrimonio architettonico della Città. Le dieci cose da vedere e provare ad Ariccia.
1.Sagra della Porchetta di Ariccia, preparata e arrostita secondo le tradizioni tanto antiche quanto “segrete”, è diventata in pochi anni un appuntamento per centinaia di migliaia cultori del gusto; 2.Fraschette di Ariccia, il luogo migliore dove gustare le offerte gastronomiche di Ariccia, osterie tipiche della zona dei Castelli Romani dalle origini antichissime che affondano nelle osterie che popolavano l’antica Ariccia;
3.Chiesa monumentale del Maestro Gian Lorenzo Bernini, su Piazza di Corte si affacciano gli edifici più belli della città, tra cui la maestosa collegiata di Santa Maria Assunta;
4.Ponte di Ariccia, nella scenografica Piazza di Corte si colloca anche il monumentale viadotto costruito per rettificare il per corso della Via Appia nel tratto che collegava Albano Laziale, commissionato dal Papa Pio IX;
5.Palazzo Chigi, rappresenta una delle dimore barocche più importanti di tutta Italia adibito a museo;
6.Parco Chigi, ricco di specie vegetali e soprattutto di storia poiché sorgeva sulle vestigia del Nemus Aricinum l’antico bosco Consacrato a Diana e la folta vegetazione che per anni aveva nascosto una grande quantità di reperti archeologici;
7.Piazza di Corte fu scelta dal Bernini come scenografia ideale per collocare le due fontane che progettò nel 1665 su commissione di Papa Alessandro VII, e fece realizzare dallo scalpellino Ambrogio Appiani;
8.Belvedere di Ariccia, la bellezza di Ariccia non è tutta incastonata nella splendida cornice architettonica di Piazza di Corte.
Affacciandosi al Belvedere di Piazzale Giuseppe Mazzini, la vista del paesaggio è ineguagliabile da qualsiasi altro punto di osservazione, da qui il colpo d’occhio abbraccia la verde vallata sottostante della Vallericcia fino alle sponde laziali del Tirreno.
9.Santuario di Galloro, l’esterno fu restaurato con il contributo di Gian Lorenzo Bernini nei tempi in cui si trovava alla corte dei Chigi mentre gli interni sono in puro stile barocco ed ospitano l’immagine sacra della Madonna di Galloro.
10.Locanda Martorelli, storico edificio che si affaccia su Piazza di Corte le cui pareti furono affrescate da Taddeo Kuntze.