Monreale
Sicilia
La Città di Monreale ha origini regali e leggendarie, un passato d’arte, di cultura e un presente che non può prescindere dalla storia e dalle origini. Fu voluta da Guglielmo II d’Altavilla, ultimo Re normanno, che la dotò di un vastissimo territorio, e, ancora oggi, è per estensione il sesto Comune d’Italia. Crebbe come Comunità di cultura e di lavoro, di artigianato artistico e di agricoltura. Fu roccaforte di un progetto politico di tolleranza e di integrazione in un pluralismo culturale di varia ispirazione, dove convissero, senza alcuna chiusura, le culture greco-bizantina, araba e normanna.
Dopo Guglielmo II, furono Abati e Vescovi ad essere artefici della crescita civile, artistica ed economica della Città. Attualmente Monreale vanta una Comunità civile che conta più di 39 mila residenti. Il suo Patrimonio storico-artistico-culturale è immenso e di rilevanza primaria: dal 2015 la Cattedrale d’Oro è stata dichiarata patrimonio UNESCO.
Vi sono poi il Palazzo Reale, il Complesso Abbaziale Benedettino, il Palazzo Arcivescovile, numerosi Monasteri, Conventi e Chiese. All’interno dei suddetti edifici sono custodite preziose opere d’arte del Gagini, tele di pittori fiamminghi, oggetti sacri di finissima fattura in oro e argento. Si contano numerosi Archivi storici, ecclesiastici e laici, Biblioteche con documenti e volumi, sia manoscritti che a stampa, dal XII secolo in poi, tra cui numerosi Incunaboli.
Inestimabili sono anche il Museo diocesano e il Museo d’arte Civica con opere di Guttuso, De Chirico, Carrà e altri. Glorie culturali cittadine sono il poeta Antonio Veneziano “il Petrarca siculo” e il pittore Pietro Novelli “il Monrealese”. La Città di Monreale si connota anche per realtà artigianali come laboratori e botteghe di ceramica e mosaico, nonchè per realtà imprenditoriali e commerciali come la “D.O.C. Monreale”, premiate produzioni olivicole, produzioni agrumicole, di grani storici di Sicilia, e frutti tra cui la Susina Sanacore che è presidio Slow Food.
Nel corso dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, il Comune di Monreale ha attuato un modello di amministrazione proattivo e lungimirante, sia rispetto alla prevenzione e al contenimento del contagio, che all’assistenza sanitaria, materiale e morale dei cittadini e finanche alla predisposizione di un virtuoso sistema di raccolta dei rifiuti, che ha condotto l’Ente al riconoscimento nell’anno 2022 per l’anno 2021, da parte di Legambiente Sicilia, del titolo di Comune Riciclone e Comune Rifiuti free.
In primo luogo, il Sindaco ha anticipato numerose misure, successivamente adottate a livello nazionale e/o regionale: ha disposto la disinfezione delle strade del Centro e delle periferie; ha ordinato la chiusura delle attività di parrucchieri e centri estetici; ha sospeso la riapertura delle scuole dopo le vacanze natalizie, ponendo in essere misure ulteriori rispetto ai provvedimenti delle Autorità nazionali e regionali per limitare la diffusione epidemiologica di Monreale.
E’ stato istituito un apposito ufficio comunale, operativo h 24, per fronteggiare l’emergenza.
Attraverso l’istituzione di un numero telefonico e di un indirizzo mail dedicati, l’Amministrazione ha raccolto i dati dettagliati della popolazione, sopperendo alle difficoltà e ai ritardi nella trasmissione dei dati da parte del distretto sanitario locale; ha affiancato ogni singolo cittadino nelle modalità di attivazione, gestione e disattivazione dei periodi di isolamento e/o quarantena, coordinando le comunicazioni dei cittadini all’ASP. Nel prosieguo dell’emergenza sanitaria, quando ancora non erano reperibili i tamponi presso le farmacie, sono stati garantiti screening scolastici e dell’intera popolazione in modalità drive, e, non appena autorizzati i vaccini nel mercato, sono stati realizzati hub vaccinali, scadenzati nel tempo nel rispetto dei richiami, che hanno condotto in pochissimo tempo alla copertura vaccinale della quasi totalità della popolazione residente. Questa task force ha guidato l’intera cittadinanza al superamento dell’emergenza, mobilitando le associazioni di protezione civile, gli enti preposti, le associazioni di volontariato, i medici e i farmacisti del territorio, creando così una comunità inclusiva dalla quale non è rimasto fuori nessuno.
Tutti hanno ricevuto assistenza, anche domiciliare quando necessaria.
Tale Modello è stato assunto ad esempio dalla Prefettura di Palermo che ha richiesto di schematizzare un format da diffondere a tutti i comuni della Provincia.