Nuvolento
Lombardia
Nuvolento è un piccolo paese della Provincia di Brescia che acquisì particolare rilevanza già in epoca romana trovandosi lungo una diramazione dell’antica strada romana Brixia-Verona (oggi ricalcata dalla SP 116 che collega Salò e Brescia); sono infatti presenti resti di una villa romana (scoperta nel 1982 e in parte riportata alla luce tra il 2011 e il 2012 oggi visibile come piccolo parco pubblico) con annesso tempio che, nelle epoche storiche successive, venne sostituita dalla Pieve in stile romanico tuttora consacrata. Tale Pieve è segno anche di un’importanza religiosa avuta negli anni medievali da Nuvolento, in quanto la Pieve è il centro da cui sono successivamente nate le parrocchie dei Comuni limitrofi (Nuvolera, Paitone, Prevalle, Mazzano…), e ancora oggi la parrocchia di Nuvolento vanta ben tre Chiese nonostante la piccola dimensione territoriale del paese: la Pieve, la parrocchia di Santa Maria della Neve e la chiesetta di Sant’Andrea (di cui Nuvolento possiede una
reliquia).
Sempre dal punto di vista religioso, buona parte del territorio comunale era di proprietà dei Monaci che risiedevano a Serle, il comune montano situato al di sopra di Nuvolento. Nuvolento presenta anche un territorio con una morfologia molto varia, espandendosi principalmente lungo l’asse nord-sud. A nord si hanno le Prealpi lacustri con prevalenza di bosco, e dove la conformazione carsica delle montagne ha portato le aree in tempi passati a essere laboratori di calce e al giorno d’oggi ad essere sede di cave a cielo aperto di marmo Botticino semiclassico (molto importante per l’economia locale).
Ai piedi della montagna sorge il nucleo del paese abitato vero e proprio, che ha la particolarità di essere uno dei pochi paesi italiani ad avere la caratteristica di essere attraversato da un fiume (nello specifico il torrente Rudone) che nel passato portò alla nascita in mezzo al paese di un lavatoio comune ancora oggi visibile e di diversi magli, di cui oggi solo uno è ancora visitabile grazie al lavoro di restauro effettuato. Andando verso sud si apre una vasta area pianeggiante in cui ancora oggi le attività principali dal punto di vista economico sono l’agricoltura – coltivazione del grano – e l’allevamento – con il conseguente insediamento anche di caseifici.
Nuvolento è un piccolo paese della Provincia di Brescia che presenta un territorio molto vario, espandendosi principalmente lungo l’asse nord-sud.
A nord vi sono le Prealpi lacustri con prevalenza di bosco; ai piedi della montagna sorge il nucleo del paese abitato vero e proprio, verso sud si apre una vasta area pianeggiante in cui prevalgono le attività dell’agricoltura e dell’allevamento.
Un’altra particolarità del Comune di Nuvolento è di essere uno dei pochi paesi italiani ad avere un corso d’acqua – nello specifico il torrente Rudone – che scorre proprio nel centro abitato del Paese e che è già stato in passato un elemento di criticità dal punto di vista idrogeologico: con eventi meteorologici di piogge abbondanti e continue il torrente è straripato portando all’allagamento del centro abitato mettendo in pericolo cose e, soprattutto, persone.
Vi è stata quindi la volontà dell’Amministrazione, grazie anche al contributo di altri Enti, di intervenire in modo definitivo con un’importante opera idraulica per ridurre al minimo il rischio e garantire la sicurezza degli abitanti di Nuvolento. Il progetto ha previsto la realizzazione di una vasca di laminazione a monte del torrente Rudone, in corrispondenza della sorgente dello stesso, prima che entri nel centro abitato del paese.
Nello specifico si tratta di uno scavo su un’area di circa 34.000,00 m² che potrà contenere fino a circa 63.000,00 m³ di acqua; lo scavo è accompagnato dalla realizzazione di una canalizzazione in cemento armato con relativa paratia che, in caso di precipitazione metereologica di intensità anomala – come negli ultimi anni risulta accadere più sovente – regola la portata del torrente facendo esondare l’acqua in eccesso nello scavo; tale acqua presente nella vasca verrà poi rilasciata più gradualmente nel corso d’acqua, evitando così un allagamento dell’abitato. Contestualmente sono state realizzate altre opere più a valle come sistemi aggiuntivi di paratie o sistemi di troppo pieno, andando così aumentare il fattore di sicurezza dell’opera.
Le dimensioni della vasca e la quantità di acqua che essa può contenere sono frutto di calcoli e studi idraulici che hanno previsto un tempo di ritorno di 200 anni, ovvero considerando un evento calamitoso di gravità tale che rischia di avvenire solo ogni 200 anni.
Presente anche l’attenzione in fase progettuale all’impatto ambientale, in quanto la vasca di laminazione dal punto di vista panoramico risulta un grande prato verde ad una quota più bassa rispetto ai campi adiacenti.