Parco Archeologico di Gela
Corso Vittorio Emanuele, 2 – 93012 Gela (Cl)
Tel. 0933912626
parco.archeo.gela@regione.sicilia.it
www.parcoarcheologicodigela.it
Il patrimonio culturale italiano è immenso per qualità e per quantità; possiede un potenziale economico incalcolabile. La sua valorizzazione è il più grande investimento di interesse pubblico che si possa realizzare, ma ciò comporta una spesa insostenibile se caricata esclusivamente sulle casse dello Stato. Il Parco intende mettere a punto un proficuo metodo di finanziamento attivando il necessario processo di Partenariato Pubblico Privato. Il Patrimonio Culturale, materiale e immateriale, è il vertice della piramide il cui corpo è costituito dal complesso di risorse di cui dispone ogni comunità. Le risorse immobiliari e le capacità produttive, intellettive e manuali, costituiscono la riserva strategica per ripartire. Ciò è possibile se si crea un rapporto funzionale tra Patrimonio Culturale e Patrimonio immobiliare. Il Parco Archeologico di Gela, competente per i siti culturali della provincia di Caltanissetta, è stato istituito il 1° agosto 2019 e ha preso in consegna 22 siti: 4 siti museali e 18 siti all’aperto di circa 430 ettari di cui 16 aree archeologiche e 2 minerarie.
La situazione di partenza è desolante con la presenza di 12.000 visitatori nel 2018. Ciò è dovuto all’attuale scarsa capacità competitiva del contesto territoriale e sociale nell’ambito dello scenario siciliano, che annovera importantissime aree archeologiche, note a livello mondiale con centinaia di migliaia di visitatori annuali: 1.056.440 Parco della Valle dei Templi, 978.100 Taormina, 778.279 Siracusa, 349.368 Villa del Casale, 290.989 Segesta, 282.947 Selinunte. Si ha in programma di operare su cinque linee d’azione, delle quali 4 consentono al Parco di agire al proprio interno, intra-moenia, per migliorare la propria “offerta”, mentre la 5a è l’AVVISO DI CONSULTAZIONE DI MERCATO che serve per intervenire nel contesto, ossia extra-moenia, allo scopo di innescare la “domanda” per avviare una complessiva attività di sinergia con i principali attori del territorio. In conclusione, si intende contribuire a livello locale, con la gestione innovativa della ricettività diffusa per risolvere i problemi di sottoutilizzazione del contesto territoriale, e a livello globale per affrontare i gravissimi problemi ambientali, che si manifestano con le devastanti variazioni climatiche, con la promozione della messa a dimora di piantagioni di alberi a crescita veloce propedeutiche alla implementazione della filiera del legno con prospettive ambientali, paesaggistiche, industriali e occupazionali.