Intesa Sanpaolo
Piazza San Carlo, 156 – 10121 Torino (TO)
Sito web: https://www.intesasanpaolo.com/
Fin dai primi giorni dell’emergenza sanitaria, Intesa Sanpaolo ha operato con le autorità per individuare gli ospedali, le strutture sanitarie, i reparti di terapia intensiva, che più urgentemente avevano bisogno di risorse e materiali medicali, intervenendo a sostegno del Servizio Sanitario Nazionale attraverso la donazione di 100 milioni di euro al Commissario Straordinario per l’Emergenza Covid-19 in raccordo con il Dipartimento della Protezione Civile. Hanno beneficiato della donazione, una delle più ingenti in Europa, 16 strutture ospedaliere e 2 Covid Emergency Center di nuova creazione in otto regioni italiane: è stato possibile realizzare 36 nuovi reparti dedicati ai pazienti Covid nelle principali strutture ospedaliere del Paese e acquistare più di 3.000 apparecchiature medicali e diagnostiche e oltre 63 milioni di dispositivi di protezione individuale, quali mascherine, guanti, tute e camici. Gli interventi realizzati hanno contribuito alla cura dei malati e hanno rappresentato un aiuto concreto verso medici, infermieri, volontari e tutte le categorie impegnate nei servizi indispensabili con ventilatori,caschi, mascherine, guanti, tute, apparecchiature mediche, materiale sanitario. A questa donazione si è aggiunta quella a titolo personale del CEO Carlo Messina, dei top manager della Banca e dei componenti il CdA. È stata inoltre messa a disposizione del Dipartimento della Protezione Civile e di tante altre iniziative non profit la piattaforma di crowdfunding For Funding che ha raccolto 6 milioni di euro solo per progetti legati al contrasto del Covid. In Lombardia, la regione più colpita, Intesa Sanpaolo è intervenuta sostenendo a Milano la realizzazione del secondo padiglione del San Raffaele e 26 nuovi posti letto di terapia intensiva al Niguarda; all’Humanitas, sedi di Rozzano (Mi), Bergamo e Castellanza (VA) sono stati donati 67 monitor per parametri vitali collegati a pazienti con supporto ventilatorio invasivo in terapia intensiva, cinque monitor per parametri vitali collegati a pazienti con supporto ventilatorio, 20 postazioni per il monitoraggio a supporto ventilatori o di pazienti con caschimCPAP. Inoltre, all’Humanitas di Rozzano (Mi) è stata sostenuta la creazione di un Covid-19 Emergency Center prefabbricato nei pressi del Pronto Soccorso dell’Istituto Clinico. A questi si aggiungono il sostegno all’ospedale da campo dell’Associazione Nazionale Alpini alla Fiera di Bergamo e all’ospedale Papa Giovanni XXIII. Inoltre Eurizon, società di gestione del risparmio del Gruppo Intesa Sanpaolo, ha sostenuto con un contributo gli ospedali Fate bene fratelli Sacco di Milano e Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Anche all’ASST degli Spedali Civili di Brescia, una delle città più duramente colpite, è stata destinata una significativa erogazione liberale per l’acquisto di attrezzature e apparecchiature necessarie alla cura dei pazienti. La donazione sostiene anche il progetto internazionale Birth Against Covid finalizzato alla creazione di nuovi protocolli, test, training e proposte Against Covid finalizzato alla creazione di nuovi protocolli, test, training e proposte diagnostiche e terapeutiche relative al Covid-19 che consentirà importanti miglioramenti nel campo della diagnostica. Sempre nell’ambito del suo sostegno alla sanità italiana, Intesa Sanpaolo ha effettuato un’ulteriore donazione all’Ospedale Sacco di Milano: un sistema robotico che consente in pochi minuti la sanificazione avanzata di ambienti ospedalieri e in particolare delle sale operatorie da possibili depositi di Covid-19. Il contributo si aggiunge alle diverse collaborazioni in atto con l’ospedale milanese tra cui quella avviata con Intesa Sanpaolo Innovation Center, la società dedicata all’innovazione del Gruppo Intesa Sanpaolo, per il sequenziamento genomico e la mappatura geografica sul territorio nazionale del SARS-CoV-2 e la ricostruzione dell’origine e delle modalità di diffusione del virus tra la popolazione italiana. In Piemonte sono state individuate tre destinazioni. La prima all’Istituto di Candiolo IRCCS (Torino) per la realizzazione di un laboratorio per diagnostica e screening Covid-19 per gli enti pubblici. La seconda è stata destinata all’Asl Torino 3 per la fornitura di strumentazione e reagenti per la produzione di kit per la diagnosi. Del terzo intervento ha beneficiato l’Asl Torino 4 per l’acquisto di apparecchiature (centrale di monitoraggio, 8 monitor di terapia intensiva, 1 TAC e 11 apparecchi di anestesia) utilizzate per la gestione di pazienti Covid-19 e destinate alle tre strutture di rianimazione dei presidi ospedalieri di Ivrea, Chivasso, Ciriè. Della donazione hanno beneficiato la Regione Veneto per l’acquisto di apparecchiature e materiale medicale – monitor, ventilatori polmonari, caschi, pompe – per gli ospedali di Padova e Verona e per nove ULSS del territorio, e l’azienda ULSS 9 Scaligera di Verona che ha ricevuto dispositivi di sicurezza per medici e infermieri, nonché la Regione Emilia Romagna grazie al contributo a favore del Policlinico nonché la Regione Emilia Romagna grazie al contributo a favore del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna, con un sostegno destinato all’allestimento presso la struttura felsinea di ulteriori 20 posti letto di terapia intensiva. Rilevanti gli interventi anche nel Centro e nel Sud Italia. In particolare le donazioni hanno raggiunto il Campus Bio-Medico Università Roma per la conversione del DEA-Dipartimento di Emergenza e Accettazione in un Campus Covid Centercon 40 posti letto; l’Azienda Ospedaliera Dei Colli (Napoli) per la realizzazione dioltre 100 nuovi posti nell’Ospedale Cotugno e nell’Ospedale Monaldi; il Presidio ospedaliero – ASL Teramo per acquisizione di una TAC da collocare in un container esterno al Pronto Soccorso dell’ospedale Mazzini di Teramo per pazienti Covid-19; l’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento e l’Ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca per 16 letti di terapia intensiva. Agli operatori sanitari – medici e infermieri – impegnati in prima linea Intesa Sanpaolo ha offerto corsi di formazione on line certificati sull’utilizzo dei dispositivi medicali realizzati dall’Università San Raffaele e Gruppo San Donato. Si tratta di un progetto promosso da Generation Italy e realizzato con la collaborazione di Sky Italia, FNOPI-Federazione Nazionale degli Ordini Professioni Infermieristiche e FNOMCeO – Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, partner per l’erogazione del corso e l’accreditamento nazionale. Sono oltre 100mila gli infermieri e medici iscritti che hanno partecipato al corso. A questo si aggiunge il sostegno di Intesa Sanpaolo al progetto “Covid-19 – Il virus della paura”, una collana di corsi Consulcesi che rappresenta un valido strumento di formazione a diposizione dei professionisti sanitari per affrontare la pandemia e i suoi effetti. Questi interventi fanno parte dell’attività della Banca Questi interventi fanno parte dell’attività della Banca verso le comunità. Nel 2020 sono state infatti raddoppiate le donazioni a favore della sanità, del sociale e della cultura a 184 milioni di euro, anche per portare avanti quello che è il più grande piano in Italia di contrasto alla povertà distribuendo 17 milioni tra pasti, posti letto, farmaci e indumenti a sostegno di enti e associazioni caritative. A sostegno dell’economia reale e per venire incontro alle famiglie e alle imprese, il Gruppo si è attivato conulteriori iniziative quali moratorie, prestiti garantiti, accordi con associazioni di categoria e plafond ad hoc. Inoltre, per continuare a svolgere il ruolo di volano dell’economia reale e di acceleratore della crescita, Intesa Sanpaolo intende mettere a disposizione – nell’orizzonte del PNRR – oltre 400 miliardi di erogazioni a medio-lungo termine, di cui oltre 140 miliardi alle famiglie, circa 120 miliardi alle imprese con fatturato fino a 350 milioni e circa 150 miliardi a imprese con fatturato superiore a 350 milioni. Sono state avviate ulteriori iniziative e programmi sulle comunità e i territori a sostegno delle famiglie a basso reddito, piccole imprese in difficoltà con le spese correnti e con stringenti necessità di cassa per l’esercizio dell’attività imprenditoriale. Si tratta di prestiti in logica impact, con tassi molto molto bassi, lunghi tempi di restituzione e legati a obiettivi sociali. Intesa Sanpaolo dell’attività imprenditoriale. Si tratta di prestiti in logica impact, con tassi molto molto bassi, lunghi tempi di restituzione e legati a obiettivi sociali. Intesa Sanpaolo interviene anche nel sociale anche al fianco di tante associazioni e organizzazioni quali la Caritas, le Diocesi, gli Alpini e l’Arma dei Carabinieri. Il Fondo di beneficenza della Banca ha destinato 13 milioni di euro a progetti non profit legati al Covid e 2 milioni di euro alla ricerca medico-scientifica. A questo si aggiunge il contribuito con un importo di 750mila euro allo stanziamento per il bando promosso dalla Fondazione Cariparo, così come, a livello nazionale, ha messo a disposizione alcuni assegni di ricerca tramite la Divisione Insurance, destinati alle Università di Milano, Padova, Cattolica del Sacro Cuore di Roma e della Calabria, quattro eccellenze della ricerca scientifica, investendo sui giovani e sulla loro formazione, nonché sul futuro e il benessere della comunità. In linea con le numerose iniziative promosse dal Gruppo Intesa Sanpaolo, anche la Divisione Assicurativa si è attivata subito a favore degli assicurati mettendo in campo iniziative concrete a favore della clientela. Con riferimento alla clientela retail, in una prima fase sono state estese gratuitamente le coperture dei prodotti salute consentendo agli assicurati positivi al covid 19 di ricevere una diaria anche durante l’isolamento domiciliare e ai clienti ricoverati in terapia intensiva di ricevere un indennizzo di 2.000 o di 4.000 euro in base alla soluzione sottoscritta delle polizze XME Protezione. Sono state integrate le garanzie salute dei prodotti a tutela dei finanziamenti, sia per i lavoratori autonomi in caso di isolamento che per i pensionati, lavoratori del pubblico impiego o non lavoratori in caso di ricovero ospedaliero, consentendo di ottenere il rimborso delle rate di finanziamenti, mutui e prestiti in scadenza, senza applicazione di franchigie e carenze. Sono stati poi effettuati interventi senza costi aggiuntivi sulla polizza Proteggi Salute incrementando la diaria in caso di ricovero in struttura pubblica (da 105 a 150 euro al giorno) ovvero riconoscendo un importo fisso di 500 euro nel caso di isolamento domiciliare ed è stata estesa la copertura per Interventi Chirurgici del prodotto XME Protezione, riconoscendo anche in assenza di intervento chirurgico un importo di 2.000 o 4.000 euro a seconda del pacchetto sottoscritto. Infine, per i rinnovi tra il 1° luglio 2020 e il 30 giugno 2021 delle polizze auto che non hanno registrato sinistri è stato applicato uno sconto del 10% sul premio di polizza. Con riferimento alla clientela corporate, attraverso la collaborazione tra la rete di Banca dei Territori e Intesa Sanpaolo RBM Salute, sono state messe a disposizione delle aziende soluzioni assicurative per garantire un’adeguata protezione dei lavoratori e poi un rientro sicuro al lavoro. I piani sanitari dedicati agli imprenditori ed ai lavoratori hanno messo a disposizione, oltre all’indennità di ricovero, di terapia intensiva e da isolamento domiciliare, la possibilità di effettuare i test sierologici e i tamponi attraverso il network di strutture sanitarie convenzionate e, per i positivi, di beneficiare della consulenza da parte di un team di virologi dedicato e di percorsi specifici di riabilitazione respiratoria. La più recente iniziativa riguarda la polizza “Protezione Vaccini”, che protegge contro il rischio di reazioni avverse e efficacia parziale dei vaccini (anche tra una dose e l’altra), e “Protezione Vaccini Plus”, studiata per garantire alle aziende il supporto necessario alla gestione diretta delle vaccinazioni in favore del proprio personale.
{gallery}Paladini_Italiani_della_Salute/aziende/INTESA_SAN_PAOLO/GALLERY{/gallery}