Studio Arnaudo
Piazza Europa, 16 – 12100 – Cuneo
Tel. 0171 692344
info@gianniarnaudo.com
www.gianniarnaudo.com
Invece di parlare di vino e cantina con un’immagine tradizionale, Gianni Arnaudo ha pensato ad un “luogo” come una scultura ,affidando cioè all’architetturail suo messaggio critico.
L’idea progettuale è di concepire il fabbricato come due scatole sovrapposte avendo a modello i contenitori in legno da tempo utilizzati per la commercializzazione e vendita delle singole bottiglie, le cui caratteristiche sono rispecchiate in macro nel progetto. Esso si riconduce ad un frammento del linguaggio del mondo del vino; in particolare si riferisce alla parte finale della commercializzazione e cioè il packaging, che, negli anni che stiamo vivendo assume un’importanza fondamentale: il contenitore diviene più significativo del contenuto. Il disegno evidenzia le contraddizioni di un sistema di produzione ove a volte il marketing e l’etichetta sono prevalenti rispetto al vino (per quanto mitico come nel caso del Barolo).
Il significato si amplia a richiami etici, con un’operazione di “zoom” sull’oggetto, per ironizzare, con lo strumento della macroscopicizzazione, sulle forme spesso utilizzate per apparire rispetto ai contenuti dell’essere.
Questa cantina attraverso un’immagine del tutto originale, sia pure con un metodo pop, lo “sguardo zoom”, è un progetto “fuori luogo, fuori scala e fuori schema”.
E’ un’idea semplice, emotivamente coinvolgente all’ingresso del Comune il cui nome si identifica con la produzione di uno dei grandi vini d’Italia, come un’opera plastica, più che architettura, visto anche che la parte funzionale dell’edificio è in realtà nascosta nella collina.