Claudio Nardi Architects
Via Ippolito Pindemonte, 63 – 50124 – Firenze
Tel. 055 222132
info@claudionardi.it
www.claudionardi.it
Claudio Nardi, architetto, nato a Prato il 3 Settembre 1951. Si avvale di uno staff di professionisti tra architetti e designers, con studio a Firenze e a Cracovia.
Si occupa di progetti di architettura, pubblica e privata, in Italia e soprattutto all’estero; fra i più recenti: il Mu.Ca (Museo della Cantieristica Navale) a Monfalcone, a Cracovia la Nuova sede del Comune ed il Mocak (Museo d’arte Contemporanea nella ex-Fabbrica O. Schindler), a Firenze la sede della Casa Editrice Mandragora, il complesso residenziale nell’ex area Fiat a Novoli ed il Riva Lofts, la Sede dell’Autorità Portuale a Marina di Carrara, la Vertex Tower e l’ Office Building in Amman, recentemente si è occupato anche dell’installazione temporanea Bridge of Love: un architettura galleggiante sul fiume Arno durante la settimana della moda 2016 a Firenze. Molte le residenze private realizzate come a Bejing , Tel Aviv, Civitanova Marche, Pietrasanta, Parma, Madrid, Roma.
Affronta spesso il tema della trasformazione, del rapporto tra innovazione e preesistenze, tra funzione e forma, tra “prodotto” (nel senso più ampio) e comunicazione.
Ha realizzato numerosi progetti per il mondo della moda, tra i quali – Dolce e Gabbana, Ferrè, Valentino, Extè, Malo e Luisa Via Roma a Firenze.
Ogni volta, il suo lavoro comporta uno studio approfondito, non solo nella sua sfera di specializzazione.
Ogni progetto, anche di interni, è principalmente tessuto attraverso l’utilizzo della luce, di materie sensibili e di sensibili combinazioni di superfici, di volumi, di pieni e di vuoti. Nella cultura mediterranea e nel razionalismo italiano, si fissano le basi di un linguaggio che si integra di volta in volta di parole nuove, provenienti dalla sperimentazione e dalla conoscenza di nuovi materiali e tecnologia, di luoghi nuovi ed antichi, dell’innovarsi di temi e funzioni. In questa ottica il tema dell’architettura alla grande scala, dello spazio domestico o commerciale, del mostrare per l’arte, mantengono uguale importanza e creano un interno continuo, vivo e utile transfert di conoscenza.