Isolarchitetti
Via Mazzini, 33 – 10123 Torino (TO)
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Il progetto disegna i nuovi spazi delle discipline legate alla tecnologia dell’Università di Milano, il concept nasce dalla volontà di aprire alla città un isolato rimasto chiuso su se stesso per anni.
Un cuneo-piazza, definito da due grandi quinte metalliche in lamiera stirata bianca, taglia e definisce gli spazi aperti: esso diventa il principale fulcro di aggregazione e distribuzione all’isolato, e attorno ad esso si ergono tutti i nuovi volumi costruiti.
L’intervento, con spazi aperti al mondo esterno e un disegno architettonico altamente simbolico ed evocativo, cerca un dialogo sia con gli insediamenti universitari preesistenti, sia con le aree circostanti attraverso zone verdi di penetrazione all’interno del campus e di apertura verso il quartiere.
Ai due lati della piazza centrale si trovano i corpi della segreteria studenti e della biblioteca interdipartimentale.
La biblioteca comprende anche spazi al piano seminterrato con sale di consultazione e vasti spazi di archivi di compattabili in parte accessibili dagli studenti e dai ricercatori. In fondo alla piazza si trova infine il Dipartimento di Informatica, elemento principale dell’intero complesso.
L’edificio è costituito da un basamento a piastra, che accoglie, su due livelli, tutte le grandi aule e le sale studio, oltre ai servizi a supporto della didattica.
Da questa piastra si eleva una stecca dove trovano spazio, fino all’ottavo piano, gli uffici e i laboratori di ricerca, serviti da una manica centrale di servizi. In copertura si trovano invece gli spazi tecnici, sovrastati da un “tappeto volante” di pannelli fotovoltaici. L’ambiente risultante è un frammento di città impreziosito e reso ameno da un arredo urbano nel verde per il passeggio, l’attesa, l’incontro, la lettura; i corpi di fabbrica creano una pianta “frantumata” e penetrabile, una “rottura” del fronte costruito con la formazione di una grande ansa di ingresso su via Celoria.