Studio Dante O. Benini & Partners
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L’origine del progetto è l’incontro fra la famiglia Doris e Perini Navi.
Due giganti: i primi per carica umana, senso della famiglia, rigore, sobrietà, lavoro; i secondi per ciò che hanno costruito nel mondo della nautica divenendo un’icona italiana riconosciuta a livello planetario.
Il brief era chiaro: volevano una barca per la famiglia, non qualcosa da esibire.
La famiglia ha avuto un ruolo attivo nella scelta dello stile dello yacht, seguendo lo sviluppo in ogni fase, compresa la selezione dei legni e dell’arredo. Seven è un 60m con 60.000 dettagli, nulla è stato lasciato al caso. Ci è stata data carta bianca e abbiamo rivoluzionato il layout esistente, riuscendo a creare spazi efficienti e vivibili, in particolare sul ponte inferiore, di gran lunga superiori ad altre imbarcazioni di dimensioni simili. In generale siamo veri sostenitori del colore, ma questo design richiedeva toni neutri come i beige, i bianchi. In una barca di 60 metri di lunghezza, in 2,02m di altezza non si percepiscono volumi e spazi quando si entra, quindi è necessario utilizzare colori evanescenti.
Abbiamo utilizzato un particolare tipo di rivestimento che aveva anche una qualità evanescente in modo che una volta accesa la luce, il suo motivo creasse un effetto ottico che estendesse la prospettiva. Inoltre all’interno ci sono led speciali che non si vedono quando sono accesi e amplificano anche gli spazi. L’obiettivo era quello di dare l’illusione dello spazio anche quando non ce n’era.
La percezione che si ha è che la barca da vuota sia sempre abitata, toccando i materiali, legno, pelle, cuoio si ha la certezza di percepire tattilmente l’amore e la competenza di chi l’ha realizzata e di chi l’ha voluta e per comprenderlo fino in fondo basta entrarci.
Con questa barca siamo riusciti a guardare oltre il normale, l’abbiamo progettata per essere vissuta da tre generazioni: padre, figli e nipoti. È un vero punto di svolta.