Stefano Boeri Architetti
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La Trudo Vertical Forest, parte del piano di rinnovamento urbano per la “Strijp-S” di Eindhoven, rappresenta il primo esempio di Bosco Verticale applicato all’edilizia sociale, dimostrando che essere a contatto con la natura vivente non è una prerogativa esclusiva, ma può anzi diventare una scelta possibile anche per cittadini con background economici molto diversi.
La torre di Eindhoven ospita infatti nei suoi 19 piani 125 appartamenti ad affitto calmierato ma dall’elevata qualità abitativa, grazie anche alla presenza sulle facciate di 135 alberi, 5.200 arbusti, per un totale di circa 8.500 piante di oltre 70 specie differenti, in grado di assorbire 50 tonnellate di CO2 ogni anno. Il progetto non si limita così a modificare il paesaggio urbano, ma tiene conto della necessità di verde per ogni appartamento, definendo nuovi standard abitativi per il social housing e garantendo un’elevata qualità sia degli spazi interni che esterni.
La visione della coesistenza “abitativa” tra l’uomo e le altre specie si amplifica così nel progetto in una duplice sfida:
la Trudo Vertical Forest afferma la possibilità di unire le sfide del cambiamento climatico con quelle della domanda abitativa, interpretando l’idea di forestazione urbana non solo come una necessità per migliorare l’ambiente delle città nel mondo, ma come una grande occasione per migliorare le condizioni di vita dei cittadini meno abbienti.
I costi di costruzione sono compensati attraverso l’utilizzo di tecnologie di prefabbricazione e l’ottimizzazione delle risorse legate alla realizzazione del fabbricato.
In particolare, la struttura principale è costituita da moduli prefabbricati ed elementi lavorati in situ; il sistema idrico è concepito come circolare; mentre il disegno del verde di facciata sfrutta la combinazione di sei tipologie di vasi, diversi per dimensione e forma, che permettono una grande varietà nel design, nonché un’importante riduzione dei costi e dei tempi di costruzione.
