STUDIO GTRF – Giovanni Tortelli Roberto Frassoni
Via Marsala, 17 – 25122 Brescia (Bs)
Tel. 0303772521
tortelli.frassoni@gtrf.it
www.gtrf.it
Il nuovo museo è situato in uno dei luoghi più significativi della storia di Gerusalemme, ai piedi della spianata del Tempio, dove sorgeva l’imponente fortezza erodiana, detta “Antonia”, distrutta dalle truppe dell’imperatore Tito nel 70 d.C.
Il progetto definisce un percorso molto suggestivo che attraversa volumi chiusi e spazi aperti, esponendo reperti e frammenti databili dal periodo ellenistico sino all’età dei Mamelucchi e offre una puntuale ricostruzione dei preziosi reperti raccolti con le campagne di scavo eseguite nei luoghi biblici.
Il rimando puntuale tra il sito nel quale ci troviamo e i territori della Galilea e della Giudea è possibile anche grazie alla messa in luce degli straordinari resti antichi presenti in situ, perfettamente integrati nel nuovo allestimento, che hanno reso fruibili importanti brani di architettura.
Oltrepassato l’ingresso e superata una cisterna romano-bizantina, la roccia viva ci introduce ad una sequenza di antichi locali di epoca crociata, tra loro “passanti” e rinvenuti nelle operazioni di scavo, all’interno dei quali sistemi espositivi accolgono reperti del I secolo d.C., frammenti della monumentale architettura erodiana, strumenti e suppellettili di vita quotidiana ebraica, reperti provenienti dai primi insediamenti monastici del deserto di Giuda.
Altri vani rimasti sepolti per molto tempo testimoniano che la storia dei frammenti esposti è complementare e sinergica con quella dei luoghi che stiamo attraversando: una corte a cielo aperto tra le volte di un trecentesco palazzetto mamelucco, i resti di un santuario bizantino, altre cisterne ellenistiche messe in luce durante i lavori realizzate a scavo nella roccia.
Al linguaggio inequivocabilmente contemporaneo dell’acciaio verniciato a polveri epossidiche e del vetro fa da contraltare la pietra locale Mizi Hilu, sbozzata a mano da abili scalpellini, impiegata sia per i piani espositivi che per il piano di calpestio del pubblico.