B+B ARCHITETTI
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Il progetto prevede la demolizione di quanto resta dei ruderi di un vecchio fabbricato collabente posto al margine nordovest del parco storico e la realizzazione di un nuovo edificio con caratteri architettonici e compositivi attuali e in armonia con lo “spirito dei luoghi” evitando, come scelta culturale e progettuale, la via dell’imitazione dello “stile” compositivo, delle forme, dei materiali e delle linee che si ritrovano applicati nell’architettura della villa che rappresenta il “fuoco principale” e il “centro di gravità” del parco stesso nella sua unicità. Il nuovo edificio dialoga con la villa storica e il parco e ne costituisce il completamento funzionale e compositivo attraverso le sue linee essenziali. Il “padiglione”, è caratterizzato da un ambiente principale di forma trapezoidale affiancato da spazi minori dedicati alla ricezione, intrattenimento ospiti, spazio buffet–conversazione, oltre ai servizi igienici e vani tecnici dedicati. La forma è essenziale e “pulita”, costituita da un parallelepipedo a base rettangolare nel quale la parete sud, inclinata di 11°e quasi completamente vetrata, viene raccordata alla copertura e alle due pareti verticali est ed ovest attraverso la porzione aggettante a sbalzo, ricavata per “sottrazione” di un elemento (un “vuoto”) di forma prismatica dal volume rettangolare di base (un “pieno”) e va a costituire il portico coperto-aperto sul parco. Oltre a costituire un “segno architettonico” leggero e distintivo del fronte principale, l’aggetto, una sorta di “palpebra” fissa rivestita con pannelli di legno fresati e trattati per resistere agli agenti atmosferici, diventa anche un fondamentale elemento di controllo dell’irraggiamento sulla facciata continua vetrata, massimizzando gli apporti solari durante i mesi invernali e minimizzandoli durante quelli estivi. I restanti prospetti vengono “marcati” dalle forature delle finestre “riquadrate” da profili metallici sagomati. Le pareti e i soffitti interni sono rivestiti di pannelli ad alta performance acustica in leg
Il progetto prevede la demolizione di quanto resta dei ruderi di un vecchio fabbricato collabente posto al margine nordovest del parco storico e la realizzazione di un nuovo edificio con caratteri architettonici e compositivi attuali e in armonia con lo “spirito dei luoghi” evitando, come scelta culturale e progettuale, la via dell’imitazione dello “stile” compositivo, delle forme, dei materiali e delle linee che si ritrovano applicati nell’architettura della villa che rappresenta il “fuoco principale” e il “centro di gravità” del parco stesso nella sua unicità. Il nuovo edificio dialoga con la villa storica e il parco e ne costituisce il completamento funzionale e compositivo attraverso le sue linee essenziali. Il “padiglione”, è caratterizzato da un ambiente principale di forma trapezoidale affiancato da spazi minori dedicati alla ricezione, intrattenimento ospiti, spazio buffet–conversazione, oltre ai servizi igienici e vani tecnici dedicati. La forma è essenziale e “pulita”, costituita da un parallelepipedo a base rettangolare nel quale la parete sud, inclinata di 11°e quasi completamente vetrata, viene raccordata alla copertura e alle due pareti verticali est ed ovest attraverso la porzione aggettante a sbalzo, ricavata per “sottrazione” di un elemento (un “vuoto”) di forma prismatica dal volume rettangolare di base (un “pieno”) e va a costituire il portico coperto-aperto sul parco. Oltre a costituire un “segno architettonico” leggero e distintivo del fronte principale, l’aggetto, una sorta di “palpebra” fissa rivestita con pannelli di legno fresati e trattati per resistere agli agenti atmosferici, diventa anche un fondamentale elemento di controllo dell’irraggiamento sulla facciata continua vetrata, massimizzando gli apporti solari durante i mesi invernali e minimizzandoli durante quelli estivi. I restanti prospetti vengono “marcati” dalle forature delle finestre “riquadrate” da profili metallici sagomati. Le pareti e i soffitti interni sono rivestiti di pannelli ad alta performance acustica in legno chiaro, per l’ottimizzazione dell’intellegibilità del parlato e del suono. Tendaggi interni motorizzati a scomparsa completano il controllo dell’irraggiamento solare fino alla possibilità di completo oscuramento in occasione di proiezioni, presentazioni e altre attività multimediali. L’involucro esterno, caratterizzato da pareti a “verde verticale” quale elemento dell’integrazione e di “compenetrazione” tra edificio e parco, si presenta in assoluta continuità con l’ambiente circostante. Le essenze selezionate raccolgono i caratteri e i colori già presenti nel parco, riproponendone la percezione visiva. La componente vegetale è parte integrante e inscindibile dall’involucro dell’edificio. In questo modo gli unici elementi materici del padiglione, percepibili visivamente come “il costruito”, restano la vetrata sud che riflette il parco e le architetture della villa e “la palpebra” aggettante che risulta leggera per forma e materiale proposti.
no chiaro, per l’ottimizzazione dell’intellegibilità del parlato e del suono. Tendaggi interni motorizzati a scomparsa completano il controllo dell’irraggiamento solare fino alla possibilità di completo oscuramento in occasione di proiezioni, presentazioni e altre attività multimediali. L’involucro esterno, caratterizzato da pareti a “verde verticale” quale elemento dell’integrazione e di “compenetrazione” tra edificio e parco, si presenta in assoluta continuità con l’ambiente circostante. Le essenze selezionate raccolgono i caratteri e i colori già presenti nel parco, riproponendone la percezione visiva. La componente vegetale è parte integrante e inscindibile dall’involucro dell’edificio. In questo modo gli unici elementi materici del padiglione, percepibili visivamente come “il costruito”, restano la vetrata sud che riflette il parco e le architetture della villa e “la palpebra” aggettante che risulta leggera per forma e materiale proposti.
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