MDU ARCHITETTI
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Il progetto di ristrutturazione dell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Milano è l’occasione per conferire organicità ad un luogo che nel tempo e per effetto di successivi adeguamenti di carattere tecnologico ha perso la chiarezza di impianto conferitagli dall’architetto Liliana Grassi negli anni ’50, periodo in cui, in seguito ai gravi danneggiamenti riportati nella seconda grande guerra, si procedette alla ricostruzioni delle parti della Ca’ Granda distrutte e contestualmente alla realizzazione di una grande sala-auditorium che potesse ospitare le manifestazioni legate all’attività universitaria.
Il progetto prevede un nuovo rivestimento in legno delle pareti che reintroduce e reinterpreta le linee essenziali caratterizzanti la soluzione della Grassi; tale rivestimento contiene e nasconde inoltre le nuove componenti impiantistiche necessarie a conferire alla sala uno standard tecnologico ottimale oltre a determinare una adeguata risposta acustica anche per effetto della configurazione variabile dei pannelli lignei posti a delimitazione del perimetro del palcoscenico.
La sala sarà di fatto rivestita di una nuova “cassa armonica” con elevate performance tecnico-qualitative che la renderanno idonea ad ospitare conferenze, concerti e spettacoli in genere. Il rivestimento è concepito in tre fasce sovrapposte caratterizzate da una diversa composizione di listelli in legno di rovere montati verticalmente: la fascia bassa costituisce una cortina continua ed inclinata che ripropone, nella casuale alternanza di listelli grandi e piccoli, il movimento della tenda che originariamente delimitava l’intero spazio al livello del suolo; la fascia intermedia è costituita da una cortina di listelli alternati tra pieno e vuoto, scostata dalle pareti, che maschera gli impianti tecnologici retrostanti; la fascia alta, infine, è costituita anch’essa da una cortina inclinata di listelli posti ad un interasse più rado in modo tale da conferire una maggiore leggerezza al coronamento superiore del rivestimento.
La diversa caratteristica realizzativa dei pannelli così come l’inclinazione degli stessi ed il disegno delle partizioni tra ogni singolo livello che ricalca quello delle originarie divisioni della parete degli anni ’50, tornano a rendere percepibile la originaria conformazione della sala restituendo le corrette proporzioni tra i vari tratti di parete e reinserendo la balconata della galleria “al centro” del progetto originario della cavea. Il progetto prevede inoltre un nuovo sistema di illuminazione costituito da una moltitudine di elementi led puntuali oltre all’istallazione di nuovi arredi fissi e mobili a corredo dell’aula, del foyer e degli spazi distributivi.
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