Brolo
Via Dante snc – 98061 – Brolo
Tel. 0941 536027
Brolo è situato in provincia di Messina si caratterizza per l’impianto urbano di un antico borgo medievale sviluppatosi su un costone roccioso intorno ad una torre, edificata presumibilmente nel X sec. d.C. Conosciuta in epoca normanna, unitamente al borgo, con il toponimo di Vohab, Rocca marina, essa fu costruita per proteggere la costa dalle incursioni e assicurare la guardia di un sottostante porto-caricatore, segnalato nel 1154 dal cartografo Muhammad al-Idrisi con il nome di Marsa Daliah, Porto della vite.
Alla fine del XIII sec. il borgo venne ampliato in stretti isolati seguendo via via i caratteri tipici dei casali baronali fortificati. È attestato dalle fonti storiche che il territorio di Brolo fu Ducato della famiglia Lanza che in Sicilia ebbe moltissimi feudi. La torre fu sede ambita di nobili e residenza presunta della principessa Bianca Lancia, l’ultima moglie dell’imperatore Federico II di Svevia. Nel XVII sec. l’abitato si sviluppò come borgo di pescatori in relazione all’attività commerciale del porto-caricatore fino alla dominazione spagnola. Con i Borbone il centro si espanse dalla costa verso l’entroterra.
Gli elementi geografici del paesaggio rimandano l’immagine di una stretta pianura alluvionale, che si allarga sul profilo costiero con buona rete idrografica. Il territorio è circondato prevalentemente da colline coltivate ad aranceti e uliveti, intervallato da formazioni vegetali tipiche della macchia mediterranea.
L’idea progettuale nasce con l’intento di recuperare e rivitalizzare il borgo antico per migliorare la fruizione dell’intero patrimonio storico e culturale. Il processo di rivitalizzazione attualmente in atto è stato preceduto da uno studio metodologico che ha individuato le caratteristiche architettoniche e strutturali del centro storico finalizzato alla realizzazione di un futuro piano progettuale di recupero. Nello specifico, la ricerca ha riguardato tutti gli aspetti significativi del borgo, dallo sviluppo storico all’analisi delle tecniche costruttive, contribuendo alla realizzazione di ipotetiche linee guida di intervento sull’antico tessuto urbano che appare in parte danneggiato e degradato, ma di possibile recupero. Da una parte l’analisi tecnica per una riqualificazione strutturale, dall’altra si è proceduto ad attivare processi di immediata rivitalizzazione del centro storico. Attività dall’alto profilo culturale, come convegni, cortei medievali con la rievocazione di leggende locali, animazione con eventi folkloristici e popolari, hanno contribuito ad incentivare lo sviluppo e la coesione della collettività. Un progetto unitario, quindi, di recupero e valorizzazione che, sebbene in tempi e modalità attuative differenti, non mira solo a rafforzare il contatto con le radici del luogo, ma vuole diventare modello di sviluppo turistico e culturale in un territorio dalle importanti potenzialità. Il risultato a cui si vuole tendere non è solo quello di restaurare strutturalmente il borgo storico appartenente al patrimonio culturale minore, ma di far comprendere alla comunità le ragioni del valore dell’insediamento storico e della propria identità.
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