Montenars
Borgo Isola, n.2 – 33010 – Montenars
Tel. 0432 981209
www.comune.montenars.ud.it
Montenars, anticamente Montanarius “colui che abita la montagna”, è situato nelle Prealpi Giulie occidentali in provincia di Udine, alle pendici del Monte Cuarnan ed è attraversato dal torrente Orvenco. I primi insediamenti risalgono alla preistorica. In epoca romana viene edificato un forte utilizzato in seguito dai Longobardi; durante il feudalesimo è sottoposto al Patriarcato di Aquileia. Sotto il governo dei signori di Prampero e Rabenstein, sulla fortezza romana, viene edificato l’omonimo castello in gran parte distrutto dai ripetuti terremoti ed oggi in fase di ristrutturazione. Nei secoli successivi la comunità vive le sorti del territorio italico. Nel luglio del 1917 viene invaso dalle truppe austro-ungariche e bosniache. Nel secondo conflitto vive il dramma dell’occupazione cosacca. Il sisma del 1967causa numerose vittime, un indice di distruzione degli edifici pari al 90% e accelera il fenomeno dell’abbandono delle attività agricole e pastorizie. Circondato da numerosi sentieri, Montenars è meta di turismo per gli amanti della natura. Partecipa al Progetto europeo Sportland dando luogo a gare internazionali di volo libero. In passato l’esigenza di migliorare l’economia ha spinto la popolazione a modellare il paesaggio attraverso la reazione dei roccoli, strutture arboree per la cattura degli uccelli. Come prodotto sociale, storico e ambientale, oggi i roccoli identificano Montenars e lo caratterizzano culturalmente attraverso la riscoperta di vissuti tradizionali.
Il progetto “Un futuro per i Roccoli di Montenars”, promosso dal Comune e dall’Ecomuseo delle Acque del Gemonese, è incentrato sui roccoli, vere e proprie opere di ingegneria arborea, anticamente utilizzati per la cattura degli uccelli e oggi riscoperti come elementi di qualificazione del paesaggio. Sul territorio di Montenars ce ne sono alcuni sopravvissuti sino ai nostri giorni, ben conservati, pregevoli per le dimensioni e il fascino delle forme: realizzati nell’800 e all’inizio del 900 per colmare le carenze alimentari dovute alle difficili condizioni di vita, sono stati utilizzati sino agli anni 80.
Il progetto prevede una loro riconversione ad altre funzioni di tipo naturalistico, didattico e culturale e la loro valorizzazione mediante il coinvolgimento delle giovani generazioni, utilizzando lo strumento della “mappa di comunità”. La raccolta delle testimonianze è stato il punto di partenza: le interviste condotte hanno dato la possibilità di raccogliere le voci e le esperienze dei testimoni ancora in vita. Ha fatto seguito una rigorosa ricerca storica, per comprendere il contesto socio-economico del territorio nello scorso secolo. Oggi non mancano iniziative finalizzate alla valorizzazione degli impianti. È stato recuperato un sentiero che collega i roccoli superstiti; nei roccoli vengono condotte le scuole per svolgere attività didattiche; sono stati realizzati eventi culturali, come letture sceniche e concerti; sono stati organizzati corsi di potatura e manutenzione arborea e nelle vicinanze cantieri sui muri in pietra a secco.
Obiettivo finale del progetto è l’allestimento di una stazione ornitologica che preveda l’inanellamento degli uccelli per lo studio delle migrazioni. I dati raccolti saranno successivamente rielaborati per trarre informazioni sulle rotte migratorie, stabilire la composizione specifica della comunità ornitica presente attualmente nel territorio di Montenars e confrontarla con quella del passato ricavata dalle testimonianze raccolte.
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